Adozione cani: quegli strani viaggi verso la Germania
redazione | Il 13, Lug 2012
Aidaa presenta un esposto alle procure di Roma, Rieti e Terni per chiedere controlli
Adozione cani: quegli strani viaggi verso la Germania
Aidaa presenta un esposto alle procure di Roma, Rieti e Terni per chiedere controlli
ROMA – Sono sicuramente diverse migliaia, anche se è difficile quantificarne il numero esatto, i cani che ogni anno passano la frontiera italiana e vengono inviati in Germania ufficialmente per essere adottati da famiglie tedesche. I carichi di questi cani provenienti in particolare dal sud Italia pur essendo nella stragrande maggioranza legali nascondono spesso anche traffici illeciti di cani lautamente pagati per finire sui tavoli dei vivisettori o nei laboratori di sperimentazione per essere sottoposti a inumane torture. Il fenomeno che è molto vasto e di difficile monitoraggio, sta ora diffondendosi a macchia d’olio dal sud al centro Italia specialmente in Umbria e Lazio dove un’organizzazione non si sa a quale titolo si rivolge ai comuni proponendo una sorta di convenzione che permette il trasferimento dei cani randagi dei singoli comuni ospitati nei canili verso la Germania sgravando di fatto i comuni delle spese per il mantenimento dei randagi ma creando una situazione di assoluta incertezza in merito alla sorte di questi cani deportati. Cosa questa inaccettabile per AIDAA che ha deciso di presentare un esposto alle procure di Roma, Rieti e Terni per chiedere i controlli del caso avvisando anche i carabinieri e la polizia tedesca perchè intensifichino i controlli alle frontiere.