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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Aeroporto Crotone, parla Flora Sculco (Calabria in Rete) Si punta ad una progettualità di sviluppo per la struttura

Aeroporto Crotone, parla Flora Sculco (Calabria in Rete) Si punta ad una progettualità di sviluppo per la struttura
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“Le dichiarazioni del presidente Oliverio sul ruolo strategico degli aeroporti calabresi sono pienamente condivisibili e vanno sostenute senza risparmio d’energia, in ogni sede e luogo deputato a occuparsi di queste tre infrastrutture strategiche per realizzare qualsivoglia progettualità di sviluppo”. Lo afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. “Per quanto concerne lo scalo aeroportuale crotonese, tuttavia – aggiunge Flora Sculco – ferma restando la posizione della Regione che, sia attraverso la Giunta che il Consiglio regionale, ha sempre condiviso l’impegno a sottrarlo definitivamente dalla precarietà, tutelarne l’esistenza e valorizzarlo quale condizione ‘sine qua non’ per rilanciare lo sviluppo di tutto il territorio, occorre però che le istituzioni locali si diano una mossa. Servono con immediatezza iniziative, passi avanti significativi ed atti formali per superare positivamente l’attuale ‘gestione provvisoria’ della curatela fallimentare che scade il 31 marzo. Questa scadenza è vissuta con ansia e inquietudine dalla città di Crotone e da tutto il comprensorio interessato allo scalo. L’aeroporto Sant’Anna è vitale per un’area che pur avendo dato molto al Paese ha subito nei decenni torti enormi e dimenticanze gravi. Occorre, pertanto – sottolinea la consigliera regionale – accelerare l’impegno ‘a fare’ ed a produrre fatti risolutivi, finalizzati a consentirci di superare precarietà e approssimazioni di vario segno, per mettere in sicurezza l’aeroporto e farne uno dei pilastri su cui realizzare la ‘prossima Crotone’ che vogliamo e lo sviluppo complessivo dell’area intera”. Conclude Sculco: “Ci vuole una condivisa e decisa volontà politica del territorio, un risveglio di protagonismo e dinamismo senza cui si rischia grosso, perché le attese e i rinvii produrrebbero soltanto danni incalcolabili. Salvare e valorizzare lo scalo crotonese è un imperativo categorico per rompere l’isolamento del territorio e metterlo in rete con il Paese e l’Europa”.