Aeroporto dello Stretto, Attilio Scali (Filt-Cgil) contesta Porcino "Se le indennità ad personam sono illegali Porcino le tolga a tutti e paghi solo quello che è previsto dal Contratto e questa operazione, se ritiene che sia conforme alle regole, la faccia senza indugi e senza aspettarsi coperture, ma per tutti"
Il presidente del Consiglio d’Amministrazione della SOGAS è sempre stato molto loquace ed ha inondato i giornali di comunicati, conferenze stampa, interviste. Talvolta, se non sempre, ci è sembrato che la quantità, i toni e la modalità di tutte queste comunicazioni servissero più ad intorbidare le acque che a rendere comprensibile la situazione dell’Aeroporto dello Stretto. Abbiamo tentato di arginare questa inondazione, ma avremmo dovuto fare un comunicato al giorno per contestare punto per punto le affermazioni del dottor Porcino, con il rischio di annoiare i lettori, sempre che i giornali ci avessero pubblicato.
Così anche oggi non sapevamo se rispondere all’ineffabile dottor Porcino, oppure tacere. Nel dubbio vogliamo cogliere due fiorellini nel vasto prato delle ultime dichiarazioni del Presidente della SOGAS alla stampa.
Il primo: Porcino parla della nuova aerostazione, la cui ristrutturazione è bloccata da una serie contorta di rimpalli di responsabilità, e dichiara «una aerostazione nuova che non possiamo andare a costruire … era l’obiettivo primario per poter poi arrivare agli 800/900 mila passeggeri». Allora: i voli sono sempre di meno, le compagnie aeree spariscono, anche i cittadini di Reggio preferiscono partire da Lamezia perché trovano tariffe più convenienti e voli più numerosi verso tutte le destinazioni, ma secondo Porcino una nuova aerostazione sarebbe l’obiettivo primario per poter arrivare agli 800 mila passeggeri? Siamo al vaniloquio! Che cosa ha fatto Porcino per incrementare voli e passeggeri, che cosa c’è a tale proposito nel piano industriale che il Presidente sostiene di aver formulato «interpellando persone che ruotano attorno al mondo aeroportuale» (!) tanto che «l’Enac per la prima volta ha istruito la pratica per la concessione trentennale»? Nulla! Tanto è vero che i passeggeri che hanno utilizzato l’Aeroporto dello Stretto nei primi undici mesi del 2014 sono diminuiti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Forse Porcino pensa che una nuova aerostazione sia un’attrattiva e che possa da sola far aumentare i viaggiatori? A noi sembra che sia stata superata la soglia del ridicolo.
Secondo: Porcino lamenta che le precedenti amministrazioni hanno elargito «illegalmente» (è un termine utilizzato proprio da lui!) delle indennità ad alcuni dipendenti e che occorre eliminare questa illegalità togliendo gli assegni ad personam elargiti in passato. Su questo vuole l’avallo delle Organizzazioni sindacali perché teme controversie legali. Ma il Presidente tace sul fatto che egli stesso ha elargito la stessa indennità ad almeno un funzionario e sul fatto che egli intende togliere le indennità solo ad alcuni dipendenti e conservarle ad altri. Ora, dal nostro punto di vista, se un’indennità è illegale lo è sempre, non soltanto quando è elargita ad un funzionario e diventa legale se è concessa ad un altro. Porcino afferma: «se dobbiamo andare a retribuire particolari funzioni di responsabilità decideremo come farlo e per quanto». E no, caro Presidente, il Contratto Collettivo prevede non solo gli stipendi, ma anche tutte le indennità relative alle funzioni svolte in aeroporto e non vediamo perché la stessa funzione, svolta a Fiumicino o a Linate, aeroporti forse un tantinello più grandi di quello dello Stretto, possa comportare solo le indennità previste dal Contratto Collettivo ed invece a Reggio debba essere retribuita con un’indennità straordinaria. Se le indennità ad personam sono illegali Porcino le tolga a tutti e paghi solo quello che è previsto dal Contratto e questa operazione, se ritiene che sia conforme alle regole, la faccia senza indugi e senza aspettarsi coperture, ma per tutti! Altrimenti si tratterà dell’ennesimo caso di sperequazione tra presunti buoni e presunti cattivi.
FILT-CGIL, Segretario Generale Attilio Scali