Aeroporto dello Stretto, Versace e Brunetti: “A Sacal anche troppa fiducia. Ora il tempo è scaduto, serve nuova gestione” I sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria intervengono sulla querelle relativa al rilancio dell'Aeroporto dello Stretto alla conferenza stampa del Parlamentare Riccardo Tucci che ha illustrato l'interrogazione parlamentare presentata al Ministro delle Infrastrutture
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è stato ospite di una conferenza stampa in cui il parlamentare Riccardo Tucci ha illustrato l’interrogazione presentata al ministro delle Infrastrutture sulle sorti ed il rilancio dell’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”. All’iniziativa era presente anche il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.
«Abbiamo dato fiducia, anche per troppo tempo, a Sacal. E’ il momento che la società di gestione cambi una strategia che, per evidenza dei fatti e per stessa ammissione dell’Ad Marco Franchini, è totalmente fallimentare». E’ quanto ha affermato Carmelo Versace ricordando come, «già nel 2021, su mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, la Città Metropolitana ha chiesto l’accesso agli atti per poter conoscere un Piano industriale che, sulla carta, prevedeva un rilancio importante della nostra aerostazione». «Da allora – ha spiegato – si sono susseguite soltanto una serie di annunci che mai si sono risolti in qualcosa di concreto. Oggi, invece, l’aeroporto sta morendo e servono altre idee rispetto a ciò che continua a proporre l’ad di Sacal, Marco Franchini».
«Insieme alla task-force del Comune, coordinata dall’avvocato Salvatore Chindemi – ha aggiunto il sindaco metropolitano facente funzioni – avevamo chiesto la subconcessione per la gestione dell’infrastruttura. Purtroppo, anche questa ipotesi, messa sul tavolo come condizione “sine qua non” per iniziare un percorso, non è andata a buon fine. Allo stesso modo, rammento la richiesta della Città Metropolitana di entrare a far parte della compagine societaria di Sacal, acquisendo circa il 10% delle quote. Di nuovo, dalla società di gestione e dalla Regione, è arrivato un netto diniego. Ecco, ritengo che continuare a giocare su un argomento così importante sia deleterio per tutti».
«Oggi – ha proseguito Verace – stiamo provando a dettare una strada alternativa che, ovviamente, deve coinvolgere, in maniera predominante, pure Enac che non può considerarsi estranea alla faccenda. Il problema, infatti, non sono le limitazioni o i vettori low-cost, ma avere una visione sul medio-lungo periodo per il nostro aeroporto». «Ai tempi di Sogas – ha concluso Carmelo Versace – si perdevano ugualmente 2 milioni di euro, identico ammanco che lamenta Sacal. Tuttavia, prima si era raggiunta la vetta dei 700 mila passeggeri, adesso se ne registrano appena 120 mila. Noi siamo sempre stati rispettosi dei livelli istituzionali, cercando di collaborare con la Regione e col socio privato Sacal. Continueremo ad esserlo, ma serve un concreto e serio cambio di rotta».
Il sindaco di Reggio, Paolo Brunetti, si è rivolto direttamente all’Ad di Sacal, Marco Franchini, rispetto ad alcune sue recenti dichiarazioni: «Nessuno si permetta di offendere la città di Reggio. Le sue parole sono fortemente lesive quando sostiene che non si atterri a Reggio perché è una realtà poco attrattiva e senza i servizi adeguati. Mi spieghi, dunque, quale sia la grande differenza con Lamezia Terme che, con tutto il rispetto, pur essendo un’altra dignitosa cittadina della Calabria, non credo abbia molto di diverso da offrire rispetto al nostro territorio».
«Il dato – ha affermato – parla chiaro: sette anni fa, dal “Tito Minniti”, si muovevano 700 mila passeggeri, oggi soltanto 120 mila. Su questo bisogna interrogarsi e chiedere a Sacal cosa abbia fatto in questo lasso di tempo». Ma non è l’unico interrogativo sollevato dal sindaco facente funzioni: «Come è stato possibile che la Regione abbia venduto le proprie quote ai privati per poi riacquistarle? Qualcuno ce lo spieghi». Secondo Brunetti, quindi, il fine deve essere uno ed uno soltanto: «Rilanciare l’aeroporto dello Stretto». «Per farlo – ha continuato – bisogna parlare con tutti. Serve sostenere qualsiasi progetto che possa ridare slancio all’aerostazione di Ravagnese, guardano la serietà della proposta e non l’appartenenza politica. Serve unità e compattezza rispetto ad una battaglia vitale».
«Con il Governatore Roberto Occhiuto – ha affermato ancora – c’è stata più e più volte un’interlocuzione, ma aspettiamo di capire come mai nessuna compagnia nazionale abbia partecipato al bando per tre nuove rotte di collegamento con Reggio Calabria. Nessuno si inventi, però, la storia delle limitazioni. Non regge. L’attenzione, piuttosto, si è spostata sull’aeroporto di Lamezia, col quale non siamo in competizione perché c’è un bacino d’utenza diverso e che si estende fino alla dirimpettaia Messina. Ce lo diciamo da 10 anni, ma nessun programma di sviluppo sta venendo fuori».