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Afghanistan, Chinook abbattuto era caduto in trappola

Afghanistan, Chinook abbattuto era caduto in trappola

| Il 08, Ago 2011

Capo locale dei talebani ha fornito false informazioni di intelligence

Afghanistan, Chinook abbattuto era caduto in trappola

Capo locale dei talebani ha fornito false informazioni di intelligence

 

(ANSA) KABUL  – L’elicottero statunitense precipitato due giorni fa in Afghanistan, con 38 persone a bordo tra le quali 30 Navy Seals americani, “é stato abbattuto dai talebani che hanno teso una trappola fornendo false informazioni di intelligence”. Lo ha detto una fonte del governo afghano. “E’ confermato che l’elicottero é stato abbattuto, nell’ambito di una trappola tesa da un capo locale dei talebani, Qari Tahir”, ha detto la fonte del governo afghano. “Ha fornito false informazioni agli americani, dicendo loro che ci sarebbe stata una riunione di talebani. Conosceva il percorso che avrebbe fatto l’elicottero e ha piazzato i suoi uomini su ogni lato della valle”, ha aggiunto. Quando il velivolo è arrivato, è stato bersagliato con razzi e “armi moderne” antiaeree, ed è stato abbattuto. Ieri fonti militari hanno detto alla Cnn che i 30 soldati statunitensi stavano dando la caccia a un capo talebano “responsabile diretto degli attacchi contro le truppe americane”. Il presidente afghano Hamid Karzai ha telefonato la notte scorsa al collega americano Barack Obama a cui ha presentato le condoglianze per i 31 militari statunitensi deceduti nell’incidente che ha coinvolto sabato un elicottero Chinook della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Obama, si legge in un comunicato diffuso oggi a Kabul dall’ufficio stampa della presidenza, “ha a sua volta presentato le condoglianze per i sette soldati afghani morti nello stesso incidente”. Il capo della Casa Bianca, si dice infine, “ha riaffermato l’impegno di una lotta continua contro il terrorismo che minaccia la sicurezza della regione e del mondo intero”. Ha poi assicurato che “i popoli dell’Afghanistan e degli Stati Uniti hanno una posizione ferma contro il terrorismo” e che “i loro sacrifici non saranno mai dimenticati”. SOLDATO GB, STACCAVA DITA A TALEBANI COME SOUVENIR – Il ministero della Difesa britannica ha aperto una inchiesta su un soldato accusato di aver staccato le dita ad alcuni talebani morti per portarle a casa come souvenir. Lo scrivono i media britannici. Il battaglione del soldato è stato dispiegato in Helmand dal settembre 2010 all’aprile di quest’anno. L’identità del militare non è stata resa nota: appartiene agli Argyll e Sutherland Highlanders, del reggimento di Scozia, dove vengono reclutati i soldati di questa unità. “Sono accuse molto serie, una indagine è in corso, sarebbe sbagliato fare commenti”, ha detto un portavoce della Difesa.

ESPLOSIONE SU ORDIGNO, 4 MILITARI FERITI NON GRAVI – Quattro miliari italiani sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno rudimentale in Afghanistan. I quattro militari sono attualmente ricoverati nell’ospedale militare da campo di Farah. Le condizioni dei militari coinvolti, insieme all’interprete afgano nell’esplosione di un ordigno improvvisato questa mattina vicino a Bala Balouk, “sono stabili. I militari hanno avvisato personalmente i propri famigliari sulle proprie condizioni di salute”. E’ quanto riferiscono al comando del contingente italiano, ad Herat. I fatti si sono verificati “questa mattina, durante un’attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afgane mirata al controllo del territorio e nel corso della quale era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk”. Al comando del contingente sottolineano che “dopo aver ricevuto alcuni colpi di mortaio, che non hanno causato danni, i militari hanno manovrato dirigendosi verso l’origine del fuoco. Nei pressi di un villaggio a circa 15 chilometri da Bala Balouk, sono stati coinvolti nell’esplosione di un ordigno improvvisato al quale è seguito uno scontro a fuoco”.

CHINOOK ABBATTUTO DAI TALEBANI, 38 MORTI

KABUL – Una operazione militare della Nato contro i talebani si è trasformata in una tragedia la notte scorsa in Afghanistan quando un elicottero Chinook è stato abbattuto nella provincia centrale di Maidan Wardak causando la morte delle 38 persone che si trovavano a bordo. Come ha confermato il comando dell’Isaf, fra di esse c’erano 30 soldati americani. E stando a fonti militari Usa citate dalla Cnn, 22 di loro appartenevano al ‘Team 6’ dell’unità di elite dei Navy Seals, la stessa che partecipò all’uccisione di Osama bin Laden in Pakistan, anche se non si trattava degli stessi uomini. In termini di vittime si tratta in assoluto del più grave incidente avvenuto nei quasi 10 anni di attività dell’Operazione internazionale Enduring Freedom cominciata nel 2001 in Afghanistan, e un durissimo colpo per l’esercito americano che ha spinto il presidente Barack Obama a rendere omaggio “al sacrificio straordinario” delle vittime. Nell’incidente, secondo l’Isaf, sono morti anche un interprete afghano e sette esponenti delle forze armate di Kabul. Il generale John R. Allen, comandante dell’Isaf, ha detto in un comunicato che “non vi sono parole per descrivere il dolore che proviamo sulla scia di questa tragica perdita” Il grosso elicottero birotore, utilizzato per il trasporto delle truppe, si è schiantato al suolo nelle prime ore di oggi durante la fase più accesa di un lungo scontro notturno fra un reparto misto e un gruppo di talebani pesantemente armati nell’area di Syedabad della Tangi Valley, ad ovest di Kabul. Il bilancio complessivo è stato fissato oggi ad almeno 46 morti perché oltre ai 38 morti dell’elicottero, sono rimasti uccisi anche otto insorti. Nel comunicato diramato in serata, l’Isaf conferma che “un’inchiesta è in corso” per determinare le cause esatte di quanto accaduto ma non vi sono dubbi ormai che l’elicottero Quasi subito la Forza internazionale di assistenza alla sia stato abbattuto. Lo ha ammesso anche alle Cnn una fonte militare che ha chiesto di non essere identificata. Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, ha rivendicato l’abbattimento del velivolo con un razzo sulla pagina Internet dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, fornendo una dettagliata ricostruzione dell’accaduto che è apparsa compatibile con quella delle autorità afghane e delle fonti anonime dell’Isaf. Poco prima era stato il presidente afghano Hamid Karzai a rivelare per primo la notizia in un comunicato del suo ufficio stampa, manifestando fra l’altro “profondo dolore e tristezza” e presentando le sue condoglianze a Barack Obama e alle famiglie delle vittime. L’ipotesi che il Chinook della Nato sia stata colpito ed abbattuto da un razzo degli insorti era stata sostenuta anche in dichiarazioni al New York Times da una fonte militare anonima dell’Isaf. La grave tragedia giunge a circa tre settimane dall’inizio del ritiro delle truppe americane e a due dalla attuazione della prima fase di trasferimento della sicurezza dall’Isaf a polizia ed esercito afghani in sette fra province e città fra le più calme del paese. L’intero processo dovrebbe terminare entro la fine del 2014. Ma episodi come questo dimostrano quanto sia complesso il cammino verso la pace e la riconciliazione in Afghanistan, anche per la forza dimostrata sul terreno dai talebani che da maggio scorso hanno avviato una offensiva contro le forze di sicurezza nazionali ed internazionali. Sono state uccise numerose personalità afghane, fra cui a Kandahar City anche il fratellastro del capo dello Stato, Ahmad Wali Karzai. Come se non bastasse, l’Isaf è alle prese con una serie di incidenti riguardanti l’uccisione per errore di civili, come quello di ieri nel distretto di Nad Ali dell’esplosiva provincia meridionale di Helmand in cui hanno trovato la morte l’imam di una moschea e sette membri della sua famiglia. Con l’incidente odierno il bilancio dei soldati stranieri caduti in Afghanistan é salito, secondo stime non ufficiali realizzato con il contributo della Ong icasualties.org, a 374 dall’inizio dell’anno, e a 40 dal primo agosto 2011.

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