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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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“Agenda urbana Rende: progetti decisi nelle segrete stanze” Lo dichiara il consigliere comunale Domenico Miceli (M5s)

“Agenda urbana Rende: progetti decisi nelle segrete stanze” Lo dichiara il consigliere comunale Domenico Miceli (M5s)
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«L’ultima riunione dell’Agenda Urbana che si è svolta venerdì 4 maggio 2018 alla Sala Tokyo del Museo del Presente si è rivelata un enorme fallimento – così il consigliere del Movimento 5 Stelle, Domenico Miceli -. Poche associazioni presenti e nessun percorso condiviso. L’amministrazione rendese ha illustrato progetti già decisi nelle segrete stanze senza dare la possibilità ai “portatori di interesse” di incidere nelle scelte e nella progettualità da finanziare con denari pubblici stanziati dall’Unione europea. Parliamo di oltre 2 milioni di euro, che Manna e la sua Giunta hanno deciso di spendere per rimettere a nuovo strutture pubbliche, finalizzandole all’inclusione sociale, senza il propedeutico coinvolgimento degli stakeholder, così come prevede la normativa europea in materia.

Come MoVimento 5 Stelle – continua il consigliere – avevamo già contestato il metodo all’esecutivo Manna, quando nell’esposizione didascalica di progetti già decisi, chiedevamo di essere informati sui passaggi preliminari al fine di poter intervenire e, dunque, di poter incidere nei programmi da portare avanti sul territorio. Nessuna apertura da parte dei “gestori” dell’Agenda Urbana, il prof. Pezzi, già assessore di una delle tante Giunte Manna ora a capo del Sasus, e dell’ingegnere Orlando, deus ex machina di svariate progettazioni europee in Calabria.

Temiamo a questo punto un uso non corretto dei fondi europei – dice Miceli -, come già è stato per la realizzazione dell’inutile Parco Acquatico rendese e ci spaventa ancora di più questa accelerazione del percorso. Alcune domande però sono d’obbligo: perché Manna e la sua Giunta hanno interesse a spendere e spandere questi fondi europei sul territorio con tanta fretta e proprio in prossimità della campagna elettorale del 2019? Perché non hanno comunicato alla Commissione europea la metodologia applicata nella scrittura dei progetti da finanziare? Come e da chi sono stati decisi i progetti e seguendo quali finalità (considerato che l’iter da seguire doveva essere completamente diverso)?».