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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 28 GENNAIO 2025

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Omicidio a Reggio Calabria, ucciso un tabaccaio L'uomo era alla guida del suo scooter quando è stato affiancato da un auto con a bordo almeno due uomini che gli hanno sparato contro

Omicidio a Reggio Calabria, ucciso un tabaccaio L'uomo era alla guida del suo scooter quando è stato affiancato da un auto con a bordo almeno due uomini che gli hanno sparato contro
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REGGIO CALABRIA – La figlia lo precedeva in auto ed ha sentito gli spari che hanno ucciso suo padre. Un uomo di 66 anni, Bruno Ielo, tabaccaio incensurato, è stato ucciso a colpi di pistola nella tarda serata di ieri alla periferia di Reggio Calabria. E’ accaduto poco prima delle ore 22 sulla statale 18, sul ponte di località Spontone, nel quartiere di Catona, all’estrema periferia nord della città. L’uomo, che aveva una tabaccheria nel quartiere di Gallico, adiacente a Catona, stava rincasando in direzione Villa San Giovanni a bordo dello scooter, seguito a breve distanza dalla figlia che invece era in auto quando ha sentito i colpi. L’uomo è stato ferito mortalmente, per lui nulla da fare, si è accasciato al suolo morto, ancora in sella allo scooter e con il casco ancora allacciato.

Stando ai primi rilievi l’uomo sarebbe stato affiancato da un automezzo con a bordo almeno due persone che gli hanno sparato contro alcuni colpi di pistola, è stato raggiunto alla mano e alla testa dai colpi. I sanitari del 118 hanno potuto solo constatarne il decesso. Sul posto sono intervenute le volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretto dal vice questore aggiunto Luciano Rindone e dal vice Sandra Manfrè, e gli investigatori della squadra mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà, giunto sul posto insieme al dirigente della sezione omicidi della mobile, il commissario capo Gesualdo Masciopinto.

I rilievi sono stati eseguiti dagli specialisti del gabinetto regionale di polizia scientifica. Sul posto sono stati trovati due bossoli calibro 7.65 e una pistola. Al momento va chiarito se si tratta dell’arma usata per uccidere Ielo o di una pistola di proprietà del tabaccaio. La vittima era scampata nel novembre dello scorso anno a un tentativo di rapina a mano armata finito male durante il quale Ielo era stato ferito alla bocca da un colpo di pistola esploso da un rapinatore. Gli investigatori stanno sentendo i familiari, per tentare di capire il movente.

PARTITO COMUNISTA ITALIANO FEDERAZIONE DI REGGIO CALABRIA

La barbara esecuzione di chiaro stampo mafioso di cui è stato vittima Bruno Ielo suscita dolore e sgomento. Si tratta di un brutale assassinio cheprovoca rabbia e indignazione per le modalità e per il contesto nel quale è avvenuto. E’ un omicidio annunciato e  chi avrebbe dovuto intervenire per garantire e tutelare  la sicurezza e l’incolumità di Bruno Ielo e dei suoi familiari  non lo ha fatto per colpevole inerzia. La stessa  rapina del novembre scorso  sembrerebbe che sia  stata una finzione  orchestrata ad arte con il solo scopo di colpire Bruno Ielo che solo per una circostanza fortunata si era salvato.

Ma la volontà omicida non si è fermata  ed è stato organizzato  un nuovo attentato alla vita di Bruno Ielo, la cui unica colpa è quella di essere stato sempre una persona onesta, un grande lavoratore, un fedele servitore dello Stato,  un uomo  coraggioso che non si piegava ai soprusi e alle angherie e  che non accettava le minacce e le intimidazioni.

C’erano già stati evidenti segnali che chi si occupa della sicurezza e dell’ordine pubblico avrebbe dovuto interpretare per agire conseguentemente . Invece Bruno Ielo è stato lasciato solo e  non ha ricevuto nessun tipo di protezione e di tutela.

Bruno Ielo  per noi è stato innanzitutto  un amico sincero ed un compagno leale. Ma Bruno è stato anche un cittadino esemplare che non è stato protetto e tutelato da quello Stato che  lui ha servito in diversi ambiti per una vita intera.

Ci auguriamo che almeno adesso chi ha la responsabilità faccia quanto necessario per assicurare alla giustizia i responsabili e i mandanti di questo  brutale e criminale agguato mafioso.

Il Partito Comunista Italiano  inchina  le proprie bandiere alla memoria dell’amico e compagno BRUNO  e si stringe attorno ai familiari ed ai parenti tutti esprimendo i sensi del più profondo cordoglio e  chiedendo con forza verità e giustizia.