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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Ai domiciliari l’avvocato Vincenzo Minasi

Ai domiciliari l’avvocato Vincenzo Minasi

| Il 09, Nov 2013

Arrestato nell’ambito dell’operazione “Infinito” dalla Dda di Milano e condannato in primo grado a 4 anni e 4 mesi di reclusione, lascia il carcere per gravi problemi di salute

Ai domiciliari l’avvocato Vincenzo Minasi

Arrestato nell’ambito dell’operazione “Infinito” dalla Dda di Milano e condannato in primo grado a 4 anni e 4 mesi di reclusione, lascia il carcere per gravi problemi di salute

 

 

REGGIO CALABRIA – “Dopo quasi due anni di detenzione lascia, per gravi motivi di salute, il carcere e va ai domiciliari l’avvocato calabrese Vincenzo Minasi”. Lo rende noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale ha appreso la notizia dalla moglie di Minasi. “Il Tribunale del Riesame di Milano, dopo l’ultima perizia – ha aggiunto – fatta eseguire il 24 ottobre scorso, ha disposto gli arresti domiciliari per l’avvocato Minasi (arrestato nell’ambito dell’operazione “Infinito” dalla Dda di Milano e condannato in primo grado a 4 anni e 4 mesi di reclusione), detenuto da quasi due anni (dal 30 novembre 2011), nel carcere di Opera, gravemente malato, plurinfartuato, costretto a prendere 18 pillole al giorno, che rischiava di morire in prigione. Da oltre un anno sono impegnato in questa iniziativa umanitaria, per la scarcerazione del professionista calabrese, prima che fosse troppo tardi. Ricordo che Minasi nel 2004 ha subito un delicato intervento chirurgico al cervello per la rimozione di un aneurisma cerebrale; nel 2005 è stato colpito da un infarto. Qualche mese prima dell’arresto, nel luglio del 2011, è stato colpito da un altro infarto che ha necessitato un intervento chirurgico con angioplastica. La situazione nelle ultime settimane si era ulteriormente aggravata e si temeva fortemente per la vita del professionista calabrese, che aveva ormai smesso di sperare e di lottare, aspettava solo di morire in cella, come mi avevano scritto, angosciati, i familiari”.