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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 23 GENNAIO 2025

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Aidaa: “L’Europa proibisca le pubblicità di pellicce e capi e scarpe in pelle”

Aidaa: “L’Europa proibisca le pubblicità di pellicce e capi e scarpe in pelle”

| Il 02, Nov 2012

Ecco la petizione inviata al Parlamento europeo dal presidente Lorenzo Croce

Aidaa: “L’Europa proibisca le pubblicità di pellicce e capi e scarpe in pelle”

Ecco la petizione inviata al Parlamento europeo dal presidente Lorenzo Croce

 

 

Bruxelles – Aidaa chiede all’Europa di dire basta alle pellicce ed ai capi di abbigliamento e calzature in pelle. Chiedere di mettere al bando questi prodotti a iniziare dalla loro pubblicità. Per questro motivo AIDAA ha inviato una proposta alla commissione petizioni del Parlamento Europeo chiedendo: “che venga introdotto il divieto di pubblicità per le pellicce e per i capi di abbigliamento e calzature in pelle, in quanto gli stessi sono frutto del sacrificio di milioni di animali, molti dei quali allevati e uccisi in maniera barbara al solo scopo di produrre pellicce e capi in pelle, lo stesso dicasi per milioni di animali selvatici cacciati e massacrati in alcuni casi fino a mettere in pericolo la stessa esistenza della specie proprio per il loro pelo pregiato”. La proposta firmata dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce continua ricordando all’Europa che:”come una comunità di stati democratici non possa tollerare la produzione di pellicce e di capi in pelle frutto di morte e di massacro di milioni di creature innocenti, cosi come non debba permettere di pubblicizzare questi prodotti attraverso i canali della comunicazione classica (radio.tv e giornali) ne permettere la diffusione di queste pubblicità di pelle e peli di cadavere attraverso la rete. Appare evidente che ad oggi è impossibile fermare la produzione di questi capi ricavati dalla pelle e dai peli di cadaveri trucidati allo scopo di saziare la brama umana, ma sicuramente un consesso civile e democratico qual’è l’Unione Europea può senza ombra di dubbio bloccarne la pubblicità, favorendo altresi invece quella dei capi sintetici e delle pellicce sintetiche proprio al fine di tutelare la vita di milioni di esseri viventi”

ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE 

Mi rivolgo a nome dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente – Aidaa a codesta commissione petizioni del parlamento europeo per chiedere che venga introdotto il divieto di pubblicità per le pellicce e per i capi di abbigliamento e calzature in pelle, in quanto gli stessi sono frutto del sacrificio di milioni di animali, molti dei quali allevati e uccisi in maniera barbara al solo scopo di produrre pellicce e capi in pelle, lo stesso dicasi per milioni di animali selvatici cacciati e massacrati in alcuni casi fino a mettere in pericolo la stessa esistenza della specie proprio per il loro pelo pregiato. Ritengo che una comunità di stati democratici non possa tollerare la produzione di pellicce e di capi in pelle frutto di morte e di massacro di milioni di creature innocenti, cosi come non debba permettere di pubblicizzare questi prodotti attraverso i canali della comunicazione classica (radio.tv e giornali) ne permettere la diffusione di queste pubblicità di pelle e peli di cadavere attraverso la rete. Appare evidente che ad oggi è impossibile fermare la produzione di questi capi ricavati dalla pelle e dai peli di cadaveri trucidati allo scopo di saziare la brama umana, ma sicuramente un consesso civile e democratico qual’è l’Unione Europea può senza ombra di dubbio bloccarne la pubblicità, favorendo altresi invece quella dei capi sintetici e delle pellicce sintetiche proprio al fine di tutelare la vita di milioni di esseri viventi. Chiedo quindi che questa petizione alla quale seguiranno le firme di sostegno possa essere approvata da questa commissione e che si facciano i passi successivi necessari per arrivare in breve tempo a mettere fuori legge la pubblicità su pellicce, capi di abbigliamento e le calzature in pelle, in attesa che anche la loro produzione e commercializzazione sia messa fuori legge in nome del civile progresso. Lorenzo Croce

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