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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Al Cartella la presentazione del libro “Calabria ti odio” Sabato, alle 18

Al Cartella la presentazione del libro “Calabria ti odio” Sabato, alle 18
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Sabato, dalle ore 18, al Cartella si terrà la presentazione del libro “Calabria ti odio”, l’ultima fatica di Francesco Cirillo, giornalista, scrittore e militante ambientalista. Attraverso 50 storie, l’autore scandaglia tutta la regione, nel tempo e nello spazio, traendone storie maledette, storie belle e d’amore. La Calabria che tutti vorremmo amare e che invece odiamo per l’indole sottomessa del popolo calabrese, per i poteri forti che controllano tutto dalla massoneria, ai partiti politici, alle amministrazioni. É un affresco della Calabria come non è stata mai raccontata. 50 storie di persone che hanno scelto di vivere in Calabria, in luoghi bellissimi e distrutti, innamoramenti che al contrario spingono a restare in una terra difficile.

50 storie di vittime e di eroici Don Chisciotte, dagli operai della Marlane a Antonella Politano di Paola e la sua famiglia totalmente decimata dai tumori, da Mimmo Lucano a Franco Nisticò, da Pasquale Cavallaro a Natale De Grazia. Per capire la terra nella quale viviamo e, forse, decidere di amarla tanto da non abbandonarla.

Ad accompagnare Francesco Cirillo in questa presentazione ci sarà Claudio Dionesalvi, anche lui giornalista e scrittore, ma soprattutto anima di Coessenza, l’esperienza editoriale nata dal basso che ha pubblicato “Calabria ti odio”.

Durante l’iniziativa si potrà assistere alla proiezione dello slide show “L’uomo che si è fatto Dio”, la storia del Conte Stefano Rivetti di Val Cervo raccontata grazie alle immagini di Alessandro Mallamaci. Il Conte Rivetti, l’uomo che secondo Indro Montanelli sarebbe riuscito a sottrarre gli uomini calabresi alla loro unica attività di giocare a briscola e scopone, venne a “fare impresa” grazie ai fondi della Cassa del Mezzogiorno. Delle diverse fabbriche costruite tra Maratea e Praia a mare oggi restano tante macerie e soprattutto gli oltre cento morti della Marlane.