Al Duomo di Polistena un artistico presepe- diorama per coniugare memoria ed impegno Più che un Presepe artistico, il presepe realizzato nel Dumo di Polistena, la Parrocchia guidata da don Pino Demasi, è un piccolo capolavoro che merita assolutamente di essere visitato per poterne apprezzare la cura dei particolari
Più che un Presepe artistico, il presepe realizzato nel Dumo di Polistena, la Parrocchia guidata da don Pino Demasi, è un piccolo capolavoro che merita assolutamente di essere visitato per poterne apprezzare la cura dei particolari, la raffinatezza di esecuzione ed il grande messaggio che da esso promana. Il merito è tutto di un gruppo di giovani- adulti che dagli inizi di settembre sino a qualche giorno fa, hanno sacrificato le loro serate e sottratto tempo alle loro famiglie per fare un grande dono a tutta la comunità.
Il gruppo ha voluto rappresentare la Natività non in un tradizionale presepio ma bensì con un Diorama che ricrea la Piazza più importante e simbolica di Polistena: Piazza della Repubblica (Piazza Vara). Si è voluto ambientare il Diorama e quindi, l’architettura dei Palazzi che la circondano ed i personaggi che la vivono nel Natale del 1946, una data significativa per Polistena e per il nostro Paese. Infatti, il Natale del 1946 è il primo dell’Italia Repubblicana e l’anno della ricostruzione dopo la rovinosa seconda guerra mondiale. Insomma, per Polistena e per l’Italia intera, un Natale carico di inedita speranza, di rinascita e di ricostruzione. La pavimentazione della piazza, la toponomastica, la capanna allestita ogni anno in occasione del Santo Natale e le quattro palme (da qualche anno andate perse a causa del punteruolo rosso) richiamano, invece, quella che oggi è piazza della Repubblica. Una ricostruzione che unisce il nostro passato al presente. Riscoprire il passato, quindi, ci offre l’opportunità di comprendere quali bisogni ci sono stati negati, chi ci ha protetti o calpestati, quali sofferenze abbiamo superato, ma soprattutto ci permette di ricomporre il puzzle della nostra storia. Una storia che è unica e irripetibile; che appartiene a noi stessi, al nostro territorio e alla nostra cultura. Una storia di un popolo e non di navigatori solitari che pensano di poter far a meno degli altri, una storia intrisa di “santità quotidiana”, intesa come impegno per il bene comune, alla luce del Vangelo e della Costituzione del nostro Paese, una storia che oggi come ieri vuole essere una realizzazione di quella Pace che gli angeli cantarono nella notte di Betlemme. Memoria ed impegno: fare tesoro dell’esperienza passata per vivere il presente ed organizzare il proprio futuro. Il Diorama realizzato non è statico, ma si colloca in una sequenza di immagini e ricordi che permettono appunto a chi l’osserva di cogliere che il nostro passato ha dato tinta al presente e darà direzione al futuro. Un futuro foriero di inaspettati “Doni”, ma soprattutto, in questo tempo segnato da sanguinose e rovinose guerre, del dono della Pace come in quel lontano Natale del 1946.