banner bcc calabria

Al politeama di Lamezia va in scena “Infami”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Venti storie di “ordinaria antimafia” rivisitate e adattate al palcoscenico, saranno rappresentate nei loro tratti più autentici dalla compagnia diretta da C.L. Crugher

di ANTONIETTA BRUNO

Al politeama di Lamezia va in scena “Infami”

Venti storie di “ordinaria antimafia” rivisitate e adattate al palcoscenico, saranno rappresentate nei loro tratti più autentici dalla compagnia diretta da C.L. Crugher

 

di Antonietta Bruno

 

 

Venti storie di “ordinaria antimafia” rivisitate e adattate al palcoscenico, saranno rappresentate nei loro tratti più autentici dalla compagnia diretta da C.L. Crugher. “Infami” il titolo del libro scritto da Alfonso Russi, e ora anche titolo del lavoro teatrale di Crugher, che andrà in scena domani sera (alle ore 21) in anteprima nazionale al Politeama di Lamezia Terme. L’annuncio della rappresentazione, ma soprattutto di ciò che ha ispirato i giovani protagonisti di “Infami”, sostenuti nella loro idea anche dalla cooperativa Progetto Sud di don Giacomo Panizza; da Emma Leone, da R-Evolution legalità-Novanta e da Scenari Visibili, è stato dato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre che il regista Crugher, Michelangelo Bellani che ha curato l’adattamento del testo; Mariella Nanni che ne cura l’organizzazione, il sindaco di Lamezia  Gianni Speranza, il vicesindaco Francesco Cicione e Angela Regio per la Progetto Sud. Tanti gli elementi messi in evidenza nel corso dell’incontro con la stampa, ma soprattutto tanti gli spunti di riflessione di “Infami” che, sotto l’egida della locale Amministrazione comunale e di quella di Foligno, racconterà al grande pubblico la “faccia grigia” della città della Piana.

È infatti il colore grigio con le sue mille sfumature, a volte più tendenti al nero, altre volte più limpide e vicino al bianco, che più si avvicina ad una realtà locale fatta di mille problemi ma migliaia di persone per bene che vivono per il cambiamento. Una città vivace e che vuole guardare avanti Lamezia, così come ha sottolineato il sindaco Speranza che ha definito Lamezia <<città aperta, dal grande cuore e immensa umanità e questo nonostante i suoi “problemi acuti”>>. <<Mi rende felice che questa rappresentazione si faccia a Lamezia, e mi rende ancora più orgoglioso che la sua presentazione e anteprima si stia svolgendo in questo luogo. La sede di “Parole e pensieri” che ci ospita, è un locale confiscato alla mafia e quotidianamente, nonostante intimidazioni piuttosto forti , sta portando avanti un lavoro straordinario. Questo è un luogo di rinascita e da qui, anche attraverso “Infami”, si prosegue il cammino positivo della nostra comunità>>. Un bel messaggio quello di “Infami”, dunque, che trova pieno accoglimento anche nelle parole di Angela Regio della comunità Progetto sud: <<Nei nostri territori l’eroismo nasce dalla normalità – ha detto – e non dal stare ai giochi che si costruiscono intorno e sopra le persone>>. A scendere invece nel vivo rappresentazione e in quello che sarà “Infami” sulla scena, e soprattutto delle difficoltà di fare rivivere quello che l’autore Russi aveva riportato su carta, sono stati i protagonisti della rappresentazione a partire dal regista C.L. Gruber. <<La difficoltà maggiore l’abbiamo riscontrata sulla spettacolarizzazione delle storie raccontate da Alfonso Russi. Volevamo essere fedeli al tema ma anche non andare contro quella che è la nostra poetica di compagnia. Abbiamo quindi lavorato su un allestimento minimale arricchito dall’ausilio multimediale di immagini capaci di restituire al pubblico il senso del racconto del libro. Poi abbiamo lavorato sull’adattamento del testo nel tentativo forte di raccontare tutte e 20 le storie in un tempo breve ma intenso. Il lavoro non è stato facile ma abbiamo dato del nostro meglio e siamo convinti che dalla scena uscirà fuori un messaggio forte di umanità e legalità>>. Parla di allestimento minimale Crugher, così come di “scenografia immersa nel grigio” parla l’adattatore Bellani: <<Leggendo le storie del libro, il primo colore che ci è venuto in mente è stato il grigio, ovvero una tonalità né nera né bianca, ma fatta di tante sfumature. Grigio è anche il cemento e questo ci ha fatto pensare a tutti questi “scatoloni” di cemento, di opere incomplete chissà per quale motivo. Tutto questo noi lo evidenziamo attraverso l’unico colore che viene fuori da questa realtà. Per quanto riguarda invece il nostro lavoro, possiamo dire che la nostra Compagnia si occupa spesso di tematiche sociali, e attraverso queste rappresentazioni cerchiamo di proporre una riflessione sulla civiltà contemporanea. Nel caso di “Infami” abbiamo toccato una tematica che conoscevamo poco, però l’incontro con Alfonso Russi prima e con la comunità Progetto Sud e don Giacomo Panizza subito dopo, ci ha messo nelle condizioni di affrontare al meglio questo progetto che speriamo possa avere un buon riscontro>>.

redazione@approdonews.it