Il Consiglio regionale dice sì alla riforma dell’Afor. Surroga per i consiglieri Giamborino e Crinò
Mag 03, 2013 - redazione
Dopo ore di dibattito arriva il via libera all’avvento dell’Azienda Calabria verde grazie a un emendamento di Mirabelli. Decise pure le surroghe: Giamborino e Crinò entrano al posto di Bruno Censore e Giovanni Bilardi entrambi eletti in Parlamento. Grillo nuovo capogruppo della lista Scopelliti Presidente
Il Consiglio regionale dice sì alla riforma dell’Afor. Surroga per i consiglieri Giamborino e Crinò
Dopo ore di dibattito arriva il via libera all’avvento dell’Azienda Calabria verde grazie a un emendamento di Mirabelli. Decise pure le surroghe: Giamborino e Crinò entrano al posto di Bruno Censore e Giovanni Bilardi entrambi eletti in Parlamento. Grillo nuovo capogruppo della lista Scopelliti Presidente
REGGIO CALABRIA – L’Azienda Calabria verde sarà un ente strumentale della Regione con personalità giuridica di diritto pubblico non economico. La riforma dell’Afor passa in Consiglio regionale al termine di un dibattito durato diverse ore. Il piccolo “giallo politico burocratico” sulla forma dell’ente per la forestazione calabrese è stato risolto da un emendamento presentato all’articolo 1 dal consigliere regionale del gruppo misto, Rosario Mirabelli.La nuova azienda regionale è nata con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra, quello “responsabile” del gruppo del Partito democratico (unica voce fuori dal coro quella di Mario Franchino che ha votato contro), l’astensione di Italia dei valori, quella di Pasquale Tripodi (che è uscito dall’aula al momento del voto), e la posizione critica di Damiano Guagliardi che ha definito un errore l’approvazione della norma e si è astenuto. La proposta di legge, infine, ha raccolto il voto favorevole di Rosario Mirabelli.Molte delle critiche che si sono levate in aula erano riferite all’articolo della proposta di legge che prevede la soppressione delle Comunità montane, di quello che predispone i distretti e quello che definisce i compiti e la composizione del Comitato tecnico d’indirizzo.
LE SURROGHE
Pietro Giamborino e Pietro Crinò sono consiglieri regionali. Il politico vibonese e l’ex sindaco di Casignana sono entrati a Palazzo Campanella dopo le dimissioni di Bruno Censore e Giovanni Bilardi, che ha fine aprile hanno dato le dimissioni optando per il rispettivo seggio parlamentare, confluendo fra le fila del Partito democratico e della lista Scopelliti presidente. Il consiglio regionale, completate le surroghe, è tornato nella pienezza della sua funzionalità. Il consigliere Alfonsino Grillo è stato nominato capogruppo della lista Scopelliti presidente. Per tre anni, Alfonso Grillo è stato il vice del collega Giovanni Bilardi che ha rassegnato le dimissioni da consigliere regionale a seguito della sua elezione al Senato della Repubblica alle recenti consultazioni politiche. “Ringrazio i colleghi Salvatore Magarò, Claudio Parente, Candeloro Imbalzano e Pietro Crinò per avermi indicato a Presidente del gruppo” – ha dichiarato il consigliere Alfonso Grillo.
“Cercherò di ripagarli della fiducia accordatami e mi appresto ad intraprendere questo nuovo e delicato incarico – ha concluso – avvalendomi dei preziosi insegnamenti del mio predecessore”. In agenda anche la proposta di legge per l’istituzione dell’Agenzia delle foreste e della montagna che sostituirà l’Afor.
Ecco i profili biografici dei neo consiglieri Pietro Giamborino e Pietro Armando Crinò che si sono insediati nell’odierna seduta, tutt’ora in corso, del Consiglio regionale:
Pietro Armando Crinò
E’ il primo dei non eletti, nella circoscrizione di Reggio Calabria per la lista “Scopelliti Presidente”, con 4.656 voti. E’ alla prima legislatura.
Nato a Casignana, in provincia di Reggio Calabria, il 9 aprile 1949, è sposato. Laureato in Medicina e chirurgia, è medico anestesista e ha prestato a lungo servizio presso l’ospedale di Siderno.
Sindaco di Casignana per diverse consiliature (compresa quella attuale), è stato Consigliere di amministrazione di “Locride Ambiente”, Presidente dell’Assemblea della Associazione dei Sindaci della Locride dal 2009 al 2012 e nel penultimo biennio vicepresidente di Confindustria.
Pietro Giamborino
E’ il primo dei non eletti, nella circoscrizione di Vibo Valentia, con 3500 voti. Nella seduta del 3 maggio 2013 subentra al consigliere dimissionario Bruno Censore. E’ alla seconda legislatura: in quella precedente (VIII) ha ricoperto gli incarichi di presidente della prima Commissione consiliare “Affari istituzionali e affari generali”, presidente della terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” e di presidente del gruppo consiliare della Margherita.
Nato a Vibo Valentia il 4 febbraio 1957, è sposato ed padre di cinque figli. Ha studiato lettere e filosofia. Impegnato in politica fin da giovane nella Democrazia Cristiana e, in seguito, nel Ppi e nella Margherita Figlio di un minatore morto nel corso di un incidente avvenuto nel 1969, ha sempre prestato attenzione ai temi del lavoro e dell’emigrazione. Nel 1994, è stato consigliere comunale di Vibo e nel ’95, consigliere provinciale con l’incarico di capogruppo. È stato per sei anni assessore provinciale al Bilancio ed al Personale e, successivamente, presidente del Consiglio provinciale. È stato presidente regionale di Alice (associazione impegnata nella lotta e prevenzione dell’ictus cerebrale), nonchè componente della direzione nazionale dell’associazione (con funzioni di tesoriere).
MINASI: RIFORMA AFOR UNO DEI PIU’ IMPORTANTI PASSAGGI LEGISLATIVI PROPOSTI DALLA MASSIMA ASSISE CALABRESE
In merito ai lavori dell’Aula, il consigliere regionale Tilde Minasi (Pdl) ha dichiarato: “Il dibattito odierno affrontato in Consiglio regionale sull’Istituzione dell’Azienda regionale per la Forestazione e le politiche per la montagna definisce, a mio avviso, uno tra i più importanti e qualificanti passaggi legislativi proposti dalla massima assise calabrese, dal momento che la proposta di legge approvata, si indirizza ad un settore (Comunità Montane e Afor) che, per le sue peculiarità, necessita di un riassetto che dia garanzie al comparto e a chi vi opera. La sua riorganizzazione, infatti – aggiunge – può essere definita come svolta storica, epocale, proprio perché incide su un reparto troppo spesso al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e dei media a causa di connotazioni che, per molti aspetti sbagliando, lo hanno identificato come l’incontro di organismi inefficienti e parassitari. Condizione che, a volte, ha persino inciso negativamente sull’immagine che, di se stesso l’Ente proietta all’esterno” – sottolinea ancora Minasi.
” Ecco, quindi – aggiunge – che s’interviene in maniera mirata ed adeguata su più fronti, cioè il futuro degli operai del comparto e la produttività per il settore: attraverso una corretta gestione e pianificazione, infatti, si va ad aprire un’organizzazione diversa anche per il patrimonio forestale che, insieme al doveroso mantenimento della sicurezza del territorio, deve essere indiscutibilmente sempre sostenuto per lo sviluppo e per la rivalorizzazione della montagna e delle zone interne”.
Per Tilde Minasi “Non ci si è mossi, perciò, solo nell’ambito dell’applicazione di criteri che guardino ai numeri e alla necessità di ridurre costi e spese, bensì nello snellimento generale di un comparto, nel creare un nuovo assetto che, attraverso l’istituzione di ‘Azienda Calabria Verde’, vede l’Amministrazione regionale mettere in campo azioni e programmi in grado di concretizzare funzionalità, economicità, efficacia ed efficienza. Il tutto rispondendo alle richieste del nostro territorio, che rappresenta, in estrema ratio, l’unico e più rilevante binario guida da seguire per ogni idea e progetto di riforma o riqualificazione. Una volontà riformatrice, d’altro canto, mai sottaciuta da questo Consiglio e da questa Giunta che, per citare qualche esempio, solo negli ultimi giorni ha provveduto ad approvare il riordino degli Enti sub-regionali e anche la legge di contrasto alla povertà per favorire l’inclusione sociale”.
“Anche il placet odierno dell’organo assembleare di Palazzo Campanella rappresenta, dunque – conclude Minasi – uno dei momenti identificabili con la buona pratica politico – amministrativa che va al servizio del cittadino e, letteralmente in questo caso, dell’intero territorio e della sua tutela”.
MIRABELLI: GLI OPERAI FORESTALI POTRANNO FINALMENTE GUARDARE AL FUTURO
“La nuova agenzia “Calabria Verde” sarà un ente strumentale della Regione di natura pubblica “non economica”. In tal senso, è stato approvato all’unanimità un mio emendamento interamente sostitutivo del comma 1 dell’art. 1 della legge istitutiva approvata oggi dal consiglio regionale”. Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Rosario Mirabelli, del Gruppo Misto. “Con questa legge, dopo sei anni di commissariamento per la liquidazione dell’Afor, la Regione finalmente ha messo gli operai forestali nelle condizioni di poter guardare al futuro con più serenità e di poter portare avanti un proficuo lavoro di tutela e valorizzazione delle risorse forestali. Come consigliere regionale che si è battuto per una riforma del settore forestale presentando anche una proposta di legge ad hoc, circa un anno fa in parte recepita nella nuova legge, non posso che essere soddisfatto. Fatta la legge, ora si tratta di applicarla nel modo più proficuo e come consigliere regionale vigilerò affinché ciò avvenga, nell’interesse di un settore che rappresenta una vera risorsa per l’economia calabrese.”