Al via le consultazioni, Pdl: Monti resti neutrale. Pd: Politiche progressiste
Dic 22, 2012 - redazione
Dopo le dimissioni del governo Monti, oggi al Quirinale consultazioni-lampo capo dello Stato
Al via le consultazioni, Pdl: Monti resti neutrale. Pd: Politiche progressiste
Dopo le dimissioni del governo Monti, oggi al Quirinale consultazioni-lampo capo dello Stato
(ANSA) ROMA – Al via al Quirinale le consultazioni del presidente della Repubblica dopo le dimissioni del governo Monti. I primi a salire al Colle sono stati i due capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto. In base al calendario diffuso dal Quirinale, poi il turno dei capigruppo del Pd, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini. Quindi sarà il turno di tutti gli altri gruppi parlamentari, con il termine delle consultazioni fissato per le 13.
CICCHITTO, ORA MONTI SIA FUORI DALLE PARTI – “Abbiamo sottolineato al presidente come andando a elezioni con un governo non eletto ma tecnico” Mario Monti “dovrà tenere la sua collocazione fuori dalle parti” in questa campagna elettorale. Lo ha detto il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto, dopo le consultazioni con il capo dello Stato al Quirinale. “Abbiamo preso atto della conclusione dell’esperienza di Governo”, ha detto Cicchitto lasciando il Quirinale. “Abbiamo solo ricordato che noi avevamo espresso rilievi di merito e non una mozione di sfiducia”. Poi, é stato “il presidente del Consiglio a trarre le conseguenze e – ha aggiunto Cicchitto – a trarre le conseguenze e a fare le sue valutazioni”.
GASPARRI, MONTI MANTENGA TERZIETA’ – Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha espresso al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’auspicio che durante la campagna elettorale il premier Mario Monti “mantenga il suo profilo tecnico di neutralità e terzietà”. Lo ha detto lo stesso Gasparri al termine delle consultazioni avviate al Quirinale. Gasparri, sottolineando la “fase delicata” che si apre, ha anche dato “garanzie di continuità con l’impegno espresso dal centrodestra in questi anni e in questa legislatura”.
FRANCESCHINI, ORA SECONDA FASE PROGRESSISTA – “Si è chiusa la fase del governo tecnico, si va alle elezioni e la sovranità torna al popolo. Noi siamo consapevoli che l’Italia merita ora un seconda fase”, fatta di “politiche progressiste e riformiste”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Franceschini ha aggiunto che ora deve passare “un principio molto semplice: chi ha di più deve mettere di più; chi di meno deve mettere di meno”.
“Abbiamo sostenuto lealmente il governo Monti fino all’ultimo giorno, correggendo ogni scelta nel senso della giustizia sociale”, rivendica Franceschini. Franceschini ha ribadito “l’impegno assunto il giorno dopo aver fatto cadere Berlusconi, quando anziché scegliere la strada comoda delle elezioni, abbiamo scelto l’interesse del paese”. Franceschini ha quindi ringraziato Monti “per aver messo la sua credibilità internazionale al servizio del paese” e ha espresso anche il suo ringraziamento a Napolitano “per il modo straordinario in cui ha operato nell’ultimo anno in un momento difficile”.
UDC, AVANTI CON FORZA CON LAVORO MONTI – “Per non vanificare gli sforzi degli italiani e le riforme fatte bisogna continuare con forza il lavoro fatto dal governo Monti”: lo ha detto il capogruppo dell’Udc alla Camera, Gian Luca Galletti, dopo il colloquio con Napolitano per le consultazioni. Galletti, accompagnato dal capogruppo al Senato di Udc, Svp e Autonomie, Gianpiero D’Alia, ha espresso al Capo dello Stato “soddisfazione per il lavoro del governo, che noi abbiamo contribuito in maniera determinante a sostenere”.
CASINI, RISPETTEREMO SCELTA MONTI QUALUNQUE SIA – “E’ chiaro che la candidatura di Monti darebbe una grande autorevolezza alla nostra proposta politica, ma noi rispetteremo le scelte del presidente del Consiglio qualunque esse siano”. Così, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini rispondendo alle domande dei giornalisti a Napoli. Dallo staff del leader dell’Udc e dai dirigenti del partito è trapelata la convinzione che alla fine la scelta di Monti sarà quella di non candidarsi. “Noi saremo in campo comunque – ha aggiunto Casini – perché abbiamo difeso questo spazio politico quando nessuno ci credeva, ed abbiamo chiesto un governo di responsabilità nazionale quando tutti ci irridevano. La legislatura ha potuto concludersi grazie alla proposta politica dell’Udc che ha salvato l’Italia”.
CONSIGLIO MINISTRI CONVOCATO PER OGGI ALLE 16 – Il Consiglio dei Ministri è convocato in data odierna alle ore 16:00 a Palazzo Chigi “per l’esame dei provvedimenti iscritti all’ordine del giorno della riunione di ieri e non deliberati”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.