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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Alemanno riceve in Campidoglio gli avvocati di Rossano

Alemanno riceve in Campidoglio gli avvocati di Rossano

| Il 24, Lug 2012

La solidarieta’ del sindaco di Roma in protesta con il Ministro Severino in merito alla norma che sopprime i tribunali calabresi

Alemanno riceve in Campidoglio gli avvocati di Rossano

Lasolidarieta’ del sindaco di Roma in protesta con il Ministro Severino in merito alla norma che sopprime i tribunali calabresi

 

 

Roma 24 luglio 2012 – Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha ricevuto oggi in Campidoglio una delegazione di avvocati del foro di Rossano (Cs) giunti nella Capitale per protestare contro il ministro della Giustizia Paola Severino in merito alla norma che sopprime i tribunali calabresi, tra cui quello di Rossano. All’incontro, organizzato dal delegato ai rapporti con le comunità regionali, Domenico Naccari, erano presenti una quindicina di avvocati provenienti dall’Alto Ionio cosentino, due dei quali arrivati in bici per protesta contro il provvedimento del governo Monti. La delegazione, guidata dal Parlamentare calabrese Giovanni Dima, ha espresso al primo cittadino della Capitale tutte le perplessità in merito ad un provvedimento che «mira a rallentare la giustizia e a favorire il crimine organizzato». «Esprimo solidarietà a questi avvocati – ha detto Alemanno – che hanno fatto un gesto così clamoroso. Il tema è grave perché, soprattutto in un’area come quella della Calabria, è necessario mantenere un decentramento dei tribunali proprio per combattere la criminalità organizzata». Secondo Alemanno «si è sempre detto che in Calabria, come in tutto il Mezzogiorno, colpito dalla criminalità organizzata, ci vuole più Stato e invece con questo segnale viene ridotta la presenza dello Stato e questo non va bene. Mi auguro, quindi, che il ministro della Giustizia ascolti le rivendicazioni di questi due coraggiosi che hanno percorso in bici il tragitto da Rossano e ai 13 avvocati arrivati qui». Il delegato di Alemanno, Domenico Naccari ha detto che «abbiamo ritenuto di solidarizzare con loro che hanno fatto questo gesto importante contro la chiusura del tribunale di Rossano. Riteniamo che i criteri adottati per la chiusura dei tribunali non rispondano alle peculiarità di alcune aree, come appunto quella calabrese. Chiudere i tribunali in zona ad altissima densità criminale non fa altro che dare un regalo alle organizzazioni criminali perché dove non c’è giustizia si infiltra l’anti-Stato». Dello stesso tono il parlamentare del Pdl, Giovanni Dima. «L’idea di sopprimere il tribunale di Rossano, così come quello di Paola e Castrovillari in provincia di Cosenza ritengo non risponda a nessuna logica di razionalizzazione, bensì appare finalizzato ad alimentare lentezze e ritardi su tutto il sistema. Il tribunale di Rossano serve un bacino di decine di migliaia di abitanti ed è un presidio fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata in tutta l’area urbana Rossano-Corigliano». “Ciclogiuristi: 500 km per 5 minuti – in bici da Rossano a Roma per dire no alla chiusura del tribunale di Rossano” è la maglietta indossata dagli avvocati. «Dal Presidio permanente attivato dagli avvocati del foro contro la chiusura del Tribunale di Rossano, – ha spiegato l’avvocato Teresa Madeo del Tribunale di Rossano – oltre alla proclamata astensione e alle manifestazioni che hanno visto scendere pacificamente in piazza per due volte la cittadinanza e i sindaci dei comuni del territorio interessato, è partita una nuova e singolare iniziativa volta a sostenere la battaglia contro la chiusura del Presidio». Con lo slogan “Il Tribunale di Rossano deve essere salvato, contro la chiusura percorso pedalato”, Mauro Mitidieri e Massimo Ruffo, due giovani avvocati di Rossano, sono partiti venerdì 20 luglio in bicicletta dal piazzale del Tribunale, diretti a Roma. Prima dell’incontro con il sindaco Alemanno, la delegazione è stata ricevuta dalla segreteria del ministro della Giustizia a cui ha consegnato un cortometraggio illustrativo «dei disagi legati a percorsi e tempi di percorrenza del tragitto che lega i comuni dell’entroterra al Tribunale di Cosenza, unico presidio giudiziario sopravvissuto nell’intera provincia dopo i tagli previsti dal Decreto di revisione delle circoscrizioni giudiziarie licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri».

Redazione@approdonews.it