Alfa Romeo di Arese: grave sabotaggio alla sede dello Slai Cobas
redazione | Il 22, Set 2012
Tranciato un cavo da 20mila volt sul tetto della spina centrale n°6, dove è ubicata la storica sede del Consiglio di fabbrica
Alfa Romeo di Arese: grave sabotaggio alla sede dello Slai Cobas
Tranciato un cavo da 20mila volt sul tetto della spina centrale n°6, dove è ubicata la storica sede del Consiglio di fabbrica
Riceviamo e pubblichiamo:
Alle 3 di notte di giovedì scorso all’interno dell’Alfa di Arese è stato tranciato un cavo da 20mila volt
sul tetto della spina centrale n°6, ove è ubicata la storica sede del Consiglio di Fabbrica, dei delegati
di sito e dello Slai Cobas ed ove si riuniscono quotidianamente i 70 operai Alfa Romeo licenziati
dall’azienda spionistica Innova Service, i quali sono in presidio da 19 mesi alla portineria sud ovest.
Secondo i tecnici della Centrale Termica, accorsi sul posto alla mattina, il corto circuito ha
provocato una violentissima fiammata e una vera e propria esplosione, facendo un buco del
diametro di 15-20 cm nella canalina di metallo che sorregge i fili elettrici.
Stranamente -sempre secondo i tecnici della Centrale Termica- non sono stati rinvenuti né resti di
attrezzi né traccie di danni alle persone; si ipotizza perciò che sia stato fatto un lavoro a distanza da
professionisti oppure che chi ha provocato il botto sia poi stato soccorso e trasportato via da altri
complici.
In questi anni all’Alfa ci sono stati molti furti di rame, ma non è mai avvenuto che tagliassero un
cavo sotto tensione da 20mila volt. E anche il più stupido ladro di rame non si sognerebbe neanche
di farlo.
Da due giorni la sede dello Slai Cobas, in attesa della sostituzione del cavo tranciato, funziona
parzialmente solo grazie a un generatore di fortuna.
Lo Slai Cobas ha presentato un esposto penale e chiede alla Procura della Repubblica di accertare i
fatti.
Lo Slai Cobas ha però purtroppo più di un motivo per ritenere che questo sia solo l’ultimo di un
lunghissimo elenco di gravi sabotaggi e intimidazioni avvenuti in questi ultimi anni all’Alfa contro
gli operai in lotta, lo Slai Cobas e i suoi delegati.
In queste settimane è finalmente in corso una trattativa tra lo SLAI COBAS e alcuni dei principali
proprietari dell’area, ABP ed EUROMILANO, i quali assieme a BRUNELLI, la FIAT e le solite
banche sono i padroni del grosso dei 2milioni e 350mila mq dell’Alfa di Arese.
E ogni volta che sembra avvicinarsi un accordo che dia un po’ di pace ai lavoratori dell’Alfa,
capitano fatti strani, sabotaggi e provocazioni. Evidentemente c’è qualcuno che ad Arese non
gradisce la presenza dei lavoratori Alfa, ex Alfa e lo Slai Cobas ed usa tutti mezzi -compresa la
criminalità- per raggiungere il proprio scopo.
E così vengono fatti trovare uccelli o animali morti davanti alla porta della sede dello Slai Cobas,
come a inizio agosto, oppure nelle tenda dei cassintegrati alla portineria sud ovest, qualche mese fa.
E alla fine di agosto si è “casualmente” rotto un tubo della colonna principale dell’acqua giusto
sopra il Consiglio di fabbrica, vicino a dove c’è stato il sabotaggio dell’altro ieri; e per alcuni giorni
non c’è stata l’acqua nei locali e nei bagni del Consiglio di Fabbrica.
Se Lorsignori persano di intimidirci SAPPIANO CHE SI SBAGLIANO.
BASTA CON SPECULAZIONI E MAFIE!
LAVORO SUBITO ad ARESE per i LICENZIATI di INNOVA SERVICE,
sostituiti nell’area ALFA da lavoratori precari, sottopagati e senza diritti!
LAVORO PER I CASSINTEGRATI FIAT E I GIOVANI DISOCCUPATI DELLA ZONA!
Slai Cobas Alfa Romeo