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TAURIANOVA (RC), SABATO 11 GENNAIO 2025

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Ali per Catanzaro sul rilancio del centro storico "L'Amministrazione comunale ha inteso utilizzare la strategia di marketing senza prima, peró, creare a nostro avviso il prodotto"

Ali per Catanzaro sul rilancio del centro storico "L'Amministrazione comunale ha inteso utilizzare la strategia di marketing senza prima, peró, creare a nostro avviso il prodotto"
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Il recente dibattito sul rilancio del centro storico cittadino, ha
animato anche il nostro movimento che ha inteso approfondire la delicata
tematica, rendendo note le conclusioni al fine di poter avviare un serio
dibattito capace di coinvolgere in modo democratico la cittadinanza,
così come ha opportunamente proposto di fare il consulente di /marketing
/commerciale di recente nomina, il quale ha invitato i cittadini ad
offrire utili contributi e idee innovative.
Sta di fatto che la migrazione delle importanti attività istituzionali
che hanno nel recente passato caratterizzato e dato lustro alla vita del
capoluogo di regione, ha decisamente segnato la fine di un territorio
che già da tempo evidenziava gravi segni di agonia.
Le peculiarità che nel tempo avevano reso la città colta e ricca di
tradizioni e di socialità, sono state travolte e mortificate dalla
gestione di classi dirigenti fatte di burocrati asserviti ad un sistema
politico perneato da un irragionevole protagonismo, perverso e lacunoso.
Un potere politico che non ha inteso, ne ancora intende guardare al bene
della città, perseverando ad utilizzarne in modo improprio le
potenzialità che ancora residuano e le recenti scelte urbanistiche,
manifestano appieno il fallimento e l’isolamento nel quale è precipitato
anche il nucleo storico cittadino.
L’Amministrazione comunale ha inteso utilizzare la strategia di
/marketing/ senza prima, peró, creare a nostro avviso il prodotto.
L’intrigato tema avrebbe meritato il democratico coinvolgimento del
consiglio comunale e della cittadinanza tutta, trattandosi dell’ultima
opportunità che rimane per far rinascere la socialità di strada perduta
e provare con questa a far rifiorire le attività commerciali che in quel
luogo operano e, ahinoi, languono.
Così come tutti ben dovrebbero sapere, una delle regola auree che la
vita suggerisce di osservare consiste nel far seguire l’azione al
pensiero ma, ahinoi, anche in questa occasione, appare evidente che tale
insegnamento non sia stato seguito.
Qualsiasi amministratore non può prescindere dal considerare che il
conseguimento di un obiettivo così tanto importante, deve tener conto
della possibilità di mettere in atto preliminarmente una ponderata
azione volta alla rigenerazione urbana preservandone l’integrità fisica
e l’identità storica.
Un intervento di tale portata non avrebbe dovuto essere assegnato in
prima battuta all’esperienza di chi per professione si occupa di
/marketing/, semmai, tale figura, avrebbe potuto utilmente contribuire
ma soltanto dopo aver provveduto a modificare la scena urbana con una
attrattiva ridefinizione estetica.
Non può sfuggire ad alcuno quanto fatto nel passato da illuminati
amministratori parigini che già nella seconda metà dello scorso secolo
consentirono ad un giovane architetto italiano di poter irrompere in un
ambito seicentesco del cuore cittadino ed inserire una coloratissima
macchina fatta d’acciaio e cristalli che ha dato vita e assicurato la
rinascita di un luogo a cui il tempo e l’incuria umana avevano riservato
l’anonimato.
Così come in anni più recenti, è stato fatto per far emergere dalla
piazza che dà accesso al Louvre, una porzione di piramide anch’essa
fatta d’acciaio e cristalli.
Eppure nel recente passato, con inaspettata decisione, questa via era
stata seguita anche dall’attuale amministrazione la quale, attraverso un
aperto concorso di idee che interessava il tratto viario più
significativo di corso Mazzini, si appropriava di decine di proposte
avanzate da esperti creativi che operano nel vasto mondo dell’architettura.
In verità, nessun cittadino ha avuto tuttora la possibilità di poter
valutare la portata delle proposte, non avendo l’amministrazione
ritenuto di dar corso alla pur annunciata esposizione delle copiose
proposte.
All’esito del risultato, il nostro movimento nel prendere visione dei
contenuti della proposta risultata vincente e confermarne pubblicamente
il pieno apprezzamento, ha ritenuto di promuovere un sondaggio
coinvolgendo la gran parte dei circoli nazionali di ALI, invitati ad
esprimere via /streeming/ il giudizio nella medesima giornata; i
risultati sono risultati unanimi ed hanno confermato la validità della
proposta.
Tale circostanza è stata resa di dominio pubblico mediante l’invio di un
comunicato stampa diffuso a suo tempo da diverse testate giornalistiche
locali, ma non adeguatamente valutato dall’amministrazione comunale.
Il nostro movimento intende perseverare pensando all’esclusivo bene
della città e, scevri da qualsivoglia sterile polemica e con spirito
libero ed ispirato unicamente verso i principi dell’etica e della
democrazia, invitiamo il sindaco ad aprire un dibattito aperto da
svolgersi in consiglio comunale, al fine di render note le ragioni che
impediscono la realizzazione dell’intervento riconosciuto valido
all’esito del concorso di idee, rendendo altresì pubbliche le ragioni
che oggi hanno ispirato la giunta comunale ad affidare le sorti del
nostro centro storico ad un esperto di marketing.

Area Liberale per Catanzaro