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Alice (Roccisano) nel paese delle meraviglie

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Prefazione. L’amuri e comu lu citrolu comincia duci e poi finisci amaru (L’amore è come il cetriolo, comincia dolce e finisce amaro).

“Alice guarda i gatti. E i gatti muoiono nel sole. Mentre il sole a poco a poco si avvicina”, ah no questa la cantava De Gregori, non c’entra nulla. Iniziamo. C’era una volta….“Alice (Federica) nel paese nelle meraviglie”, ed è la favola a cui si ispira l’ormai ex assessore regionale Federica Roccisano, “cacciata” a malo modo dal governatore Oliverio perché sono “emersi limiti ed insufficienze nella conduzione dell’assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali che hanno contribuito ad alimentare, in diverse circostanze, un clima di tensione sociale”. Nei fatti una motivazione come un’altra per “sbolognarla” senza pietà “ in accordi pre-elettorali”, così dice lei.

“In un Paese delle Meraviglie essi giacciono, sognando mentre i giorni passano, sognando mentre le estati muoiono; eternamente scivolando lungo la corrente indugiando nell’aureo bagliore… Che cos’è la vita se non un sogno?”…ed è proprio quel sogno che nemmeno Bianconiglio (Pietro) è riuscito a salvarla. Perché la “Regina di cuori (Sebi Romeo)” ha ottenuto la sua testa, e così fu che la fiaba fu stravolta (e va riscritta), e non c’è il Cappellaio Matto né la Lepre Marzolina ad aiutarla, come diversamente poi è il reale evento della fiaba, ma per Alice (Federica), la testa è stata decapitata (sic!) ed epilogo fu! Ma visto che sicuramente ci sarà altro che non viene detto da nessuno delle parti, l’unico modo per saperlo sarebbe quello di chiederlo al Brucaliffo (Oliverio) che appollaiato mentre fuma il suo narghilè, ci dicesse la “reale verità”. Così come secondo me va chiesta ad altri due personaggi che nella favola (stravolta è svanita), non compaiono (ufficialmente) e che portano il nome di Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo. Così tanto vicini (vicini), durante il mandato dell’assessore Roccisano, ma lontani e senza spendere alcuna parola nel momento della barca che naufraga in mezzo al mar ops…in mezzo al bosco delle meraviglie.

Federica “che non ha bisogno del titolo perché la sua vita è stata sempre impegnata”, non le va giù questo a cacciata né le va giù il fatto che è stata lasciata sola né l’umiliazione subita per la motivazione che l’hanno defraudata dallo “scettro” di assessore. Ascoltando le parole durante la conferenza stampa di Alice (Federica), oramai senza testa, le lacrime (di coccodrillo), invadono l’anima e mille pensiero vengono nella mente facendo a punti con i ricordi, come quelli della “Ignoranza colpevole” della Gabanelli nei suoi confronti a Report durante l’intervista (e il flop) per non saper cosa dire dell’assistenza sui disabili a Catanzaro. Rimarrà impressa nella storia “Pietro”, che non sappiamo che fine ha fatto. E visto che la stessa asserisce che la stessa era stata criticata nei social per la troppa presenza, finalmente troverà un po’ di pace, visto che a ogni “post” che inseriva, come per magia, seguivano una serie di commenti con tante “belle paroline”, tant’è che anche in questi giorni alla notizia della sua estromissione, le “belle paroline” si sono lette però, ad oggi, è come sparare sulla croce rossa.

Il 4 marzo prossimo ci saranno le elezioni politiche e occorreva dare spazio a “impegni elettorali”, e “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”, disse una volta il “divo” Andreotti. E pensar male è ora il pensiero di questa riflessione. Chi saranno gli altri a venir “cacciati” dalla giunta (quasi fallimentare) Oliverio? Chi prenderà il posto della stessa) Speriamo (tanto)Iddio che non sia il nome che circola (Bruno Bossio), altrimenti Tafazzi farebbe un baffo sia a Oliverio che a tutti i calabresi. “Ma tutto questo Alice non lo sa…”.

Alice (Federica) però resta nel PD (povera lei), nonostante la “Regina di Cuori (Sebi Romeo)”, l’ha “decapitata”, e lo ha dimostrato quando a Reggio Calabria aveva convocato una riunione di partito senza invitarla, ma lasciandola sola a Locri contestata in una manifestazione come un pulcino bagnato. Mentre la povera Alice (Federica) aveva “dedicato” tute le sue “energie per contribuire a realizzare il programma di governo”, senza chiedere protezione da nessuno e senza essere “un assessore a disposizione”. Ma la stessa afferma, “Malgrado tutto, ringrazio il presidente per avermi dato la possibilità di servire la Calabria e di amarla come una figlia ama una madre”, ma la Regina di Cuori (Sebi Romeo), è stato senza pietà con lei che “cuore” ne ha avuto tanto. Lei che “In due anni e mezzo ho percorso 250mila km per stare a contatto con i territori, e anche quando è stata bruciata la mia auto non ho indossato la maglietta della vittima. Però mi sono stati fatti tanti rimproveri, anche quello di aver avviato il dialogo con sindaci di un’altra parte politica e con quelli che facevano parte dello stesso partito, ma che appartenevano a una corrente diversa”. E così fu che l’epurazione c’è stata lo stesso, pur senza “padrini”. Ma la domanda sorge spontanea, se è vero che non aveva padrini come asserisce lei, chi l’ha messa lì? E perché lei e non un’altra? Ci mancheranno i suoi km e le sue foto con sorrisi smaglianti da social (con i commenti dalle “belle paroline”). “Ma tutto questo Alice non lo sa…”.