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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Alitalia e porto Gioia, il commento di “Andare Oltre” "La politica non può stare a guardare"

Alitalia e porto Gioia, il commento di “Andare Oltre” "La politica non può stare a guardare"
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Soltanto chi vive la politica delle idee e dello sviluppo di un territorio, di fronte a quanto sta accadendo in merito alle sorti dell’aeroporto di Reggio Calabria Tito Minniti, capisce che è il momento di dire basta ad una politica sempre più lontana dal territorio ed esortare i Sindaci assenti del territorio, se non soltanto interessati allo sviluppo di poltronifici nella nuova istituenda Città Metropolitana; posti di comodo e di ipotetico ritorno personale nei tavoli di rappresentanza delle ASL, senza che questi producessero nulla di buono per i cittadini; oppure limitata alla carriera interna di nuovi soggetti politici come sperato salto di qualità per trovare occupazione nel poltronificio Romano.

Insomma, il territorio è abbandonato dai suoi stessi politici, purtroppo assenti in Parlamento a causa di una legge che deve restituire sovranità e dignità al territorio. Un territorio abbandonato dagli stessi Sindaci, spesso autodefinitisi, la parte politica e Istituzionale ai Cittadini, che non si capisce per nome e per conto di chi si battono, magari per loro stessi.

Dove sono i prestigiosi Consiglieri Regionali del nostro territorio, quelli della nostra “città Metropolitina” che “Annunzio Vobis” sullo sviluppo del porto, stanno in silenzio su una situazione drammatica di lavoratori e ancor di più, non riescono a mettere in campo scelte che diano opportunità ad un territorio di sviluppare una sua economia imprenditoriale attorno al Porto di Gioia Tauro, deriso da tutti i governi e utilizzato come semplice magazzino sul Mediterraneo.

Dove sono i politici del nostro territorio che come utile soluzione di risorsa del nostro porto, propongono, oppure accettano il termovalorizzatore? Dove sono i politici dell’antipolitica, ora che è il momento di unire le forze e battersi per il nostro territorio? Dove sono i vari Sindaci del comprensorio, intanati nelle loro sedi comunali, che in questo caso dovrebbero mettersi in testa ad una reazione di protesta che soltanto il Consigliere comunale di Reggio Calabria Massimo Ripepi, esponente di Fratelli d’Italia- An, sta portando avanti?

La questione complessa attorno all’aeroporto di Reggio Calabria, fa sorgere dubbi sul presumibile conflitto di interessi che grava sulla società che gestisce anche altri scali in qualche modo competitor e gestore dello scalo internazionale di Lamezia Terme. La politica che conta non può stare a guardare, magari, ragionando una politica d’insieme del territorio Calabrese, tenendo conto che lo Scalo di Reggio Calabria, serve un vasto territorio come quello Metropolitano di Reggio Calabria e della Città Metropolitna di Messina come area Metropolitana dello Stretto unite sia per quanto riguarda lo scalo Aeroportuale e Marittimo governate dalla stessa Autorità portuale che da Gioia Tauro comprende la zona di Milazzo.

Dunque, la difesa dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria non riguarda la sola città, non riguarda la sola provincia di Reggio Calabria e deve vedere in prima linea tutto un vasto “territorio intermetropolitano” che su questi due teminal ruota e cercare soluzioni ottimali per garantire ad un’area così vasta ogni opportunità possibili di sviluppo economico e sociale. Purtroppo la politica del territorio timidamente sta a guardare, facendo finta di lanciare appelli che rischia di svantaggiare il nostro territorio che a questo punto i Cittadini devono difendere, tirando dalla giacca politici “compiacenti e di inutile rappresentanza” ai vari livelli. A tal proposito, sentiamo il dovere che la politica tutta, dia un segnale di presenza al territorio, partendo dai singoli comuni, a partire da quello di Cittanova.

Il Presidente
Domenico Fonti