All’Annunziata di Cosenza due trapianti di rene Donazioni in drastica diminuzione
Due operazioni di trapianto di rene sono state eseguite all’Ospedale dell’Annunziata il 2 e il 3 agosto scorsi, dall’equipe di Chirurgia Epatobiliopancreatica e Trapianti dei dottori Sebastiano Vaccarisi, Vincenzo Pellegrini e Massimiliano Battaglia e dall’equipe di Rianimazione delle dottoresse Ripalta Diterlizzi e Maria Vigna.
Gli interventi sono stati resi possibile grazie alla generosa sensibilità con la quale i parenti di due donatori – una maschio di 63 anni e una donna di 52 – in morte celebrale, hanno acconsentito al prelievo di organi dai propri congiunti.
Così due pazienti in emodialisi –di 32 e 63 anni – in lista d’attesa da più di due anni, grazie all’intervento di alta chirurgia eseguito all’Hub di Cosenza, eseguiti dall’equipe dei dottori Vaccarisi e Pellegrini, possono oggi, ritornare a condurre una vita normale.
Ma i vantaggi e le ricadute della diffusione della cultura della donazione non sono legate solo ai pazienti.
“La donazione di organi – dichiara il dr Vaccarisi – ci permette di restituire il paziente ad una qualità della vita migliore, ma consente di ridurre, e anche di molto, i costi di assistenza sanitaria”.
Sono circa 200 i pazienti in lista d’attesa per il trapianto di rene,ma i numeri della donazione di organi sono drasticamente diminuiti.
“In media – dice il dr Vaccarisiche nei giorni scorsi ha eseguito sia l’operazione di prelievo che quella di trapianto – facciamo 15 interventi all’anno a Cosenza e altrettanti a Catanzaro. Ma stiamo assistendo ad un drastico decremento e non certo per mancanza di strutture o professionalità in loco, perché l’ospedale di Cosenza sarebbe in grado di eseguire un numero ben più alto di interventi all’anno.”
E non nasconde un certo rammarico quando ci dice che “manca una cultura della donazione. In Italia non esiste il silenzio assenso e spesso ci troviamo di fronte al muro dei parenti. E’ importante invece far capire che una cosa è il coma vegetativo, un’ altra è la morte celebrale. In quest’ultimo caso non vi è alcuna possibilità di risveglio. Decidere di donare gli organi è un gesto di grande generosità che può perfino aiutarci a superare un momento di grande difficoltà quale è quello della morte di una persona cara”.
Sul fronte della donazione di organi l’Azienda Ospedaliera di Cosenza è impegnata già da tempo. A breve entrerà nel pieno delle sue funzioni il Comitato per l’implementazione delle attività di sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti.
“L’obiettivo del Comitato – ha spiegato il dr. Mario Veltri, Direttore sanitario dell’Azienda – è quello di promuovere la cultura della donazione per fronteggiare quella che nel nostro Paese sta diventando una vera e propria emergenza: la Calabria è all’ultimo posto nella graduatoria delle donazioni organi”.