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Allarme Budello, Pedà minaccia dimissioni

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di Domenico Latino

GOIA TAURO – Sala gremita, panel di rilievo e atmosfera carica di partecipazione per il convegno organizzato dalla neonata associazione “CalabriAmbiente”, con il patrocinio dell’ordine dei geologi, della Regione e del Comune, durante il quale si è discusso di rischio idrogeologico e prevenzione. Un argomento delicato e sempre “caldo”, affrontato a pochi giorni dall’ultima spaventosa alluvione che, ancora una volta, ha messo a nudo gli elementi di criticità del territorio. All’incontro, svoltosi sabato pomeriggio all’interno di sala Fallara, hanno partecipato tecnici, professionisti, amministratori (presenti molti sindaci del comprensorio) ma anche semplici cittadini. Tra i relatori, il nuovo capo della Protezione Civile regionale, Carlo Tansi; l’ingegner Carmelo Gallo, dell’ufficio del commissario all’emergenza del dissesto idrogeologico; il segretario dell’Autorità di bacino della Regione Calabria, Salvatore Siviglia; Francesco Violo, componente del consiglio nazionale dei geologi; il coordinatore di “CalabriAmbiente”, Giovanni Andiloro. I saluti istituzionali sono toccati al sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà; al vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco D’Agostino e all’ingegnere Carmelo Barbaro, delegato dal presidente della Provincia, Giuseppe Raffa. Diversi gli interventi, tra cui quello di Filippo Zerbi, presidente del Consorzio di Bonifica tirreno reggino e di Domenico Cordova, dirigente del Servizio sorveglianza idraulica – Calabria Verde.

Le conclusioni sono state invece affidate al’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo e al capogruppo PD in Consiglio regionale, Sebi Romeo. Al centro del dibattito, naturalmente non poteva non esserci anche la messa in sicurezza del fiume Budello, corso d’acqua gioiese che, a distanza di cinque anni dall’ultima devastante esondazione, continua a tenere con il fiato sospeso i residenti. Il grido d’allarme è stato nuovamente lanciato da Pedà, il quale nel ripercorrere i momenti concitati vissuti in prima persona durante le avversità meteo dello scorso 1 novembre, quando è stato costretto a ordinare perfino lo sgombero delle abitazioni, ha dichiarato di essere pronto a dimettersi se la situazione non verrà risolta definitivamente entro sei mesi: “da cittadino non immaginavo la portata del dramma – ha dichiarato – nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo dibattuto con grande coscienza su questa problematica insieme alla minoranza. Siamo tutti dalla stessa parte: in cinque anni nulla è stato fatto, se i blocchi burocratici non verranno superati ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità”. Per Barbaro, però, la Provincia non è stata a guardare: “ci siamo adoperati per poter arrivare a delle operazioni concrete – ha ribattuto – c’è un finanziamento di 4milioni e mezzo che è già in spesa, attraverso il quale la Provincia ha giocato un ruolo propedeutico di preparazione. Ne abbiamo richiesti altri 12 per un progetto che vada a sanare in modo definitivo la situazione del Budello. Servivano tutti, ne avevamo appena un quarto”.

La parola è quindi passata a Tansi il quale, dopo aver elogiato il sindaco Pedà per la gestione dell’emergenza, ha definito la riqualificazione del Budello “un’opera progettata malissimo. Sono soldi buttati – ha rimarcato – poiché è improponibile che una fiumara sia ristretta in pochi metri”. Il dirigente ha quindi messo in evidenza l’azione sinergica grazie alla quale è stato possibile ricostruire strade e ferrovie a pochissimi giorni dall’alluvione. “Ora è necessario sfruttare la task force voluta dalla Regione per gettare solide basi verso una programmazione di interventi capaci di azzerare i rischi residui – ha precisato. Ma una struttura fondamentale come “Calabria Verde” deve essere messa nelle condizioni di poter lavorare dotando gli operai di adeguati mezzi meccanici”. Prettamente tecnico l’intervento di Gallo che ha relazionato sui Piani di intervento strutturali mentre Siviglia, tramite alcune slide, ha descritto gli scenari di criticità in Calabria: “765milioni di euro, la cifra esorbitante del post emergenza – ha spiegato – mentre ammontano a poco più di 193milioni i soldi spesi per interventi di programmazione ordinaria”. Quindi, l’intervento del gioiese Andiloro, introdotto dalla proiezione di un video molto eloquente sull’alluvione del 2010 e l’attuale degrado del fiume Budello, che ha presentato una proposta per l’istituzione di un Piano di monitoraggio permanente di bacino, con un’Unità di controllo e coordinamento, e del servizio geologico regionale. Francesco Violo ha infine argomentato sulla normativa e sul contenimento del consumo del suolo. L’assessore all’Ambiente ha annunciato il finanziamento da parte della Regione di 100milioni di euro per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua , tra cui 30milioni destinati all’acquisto di mezzi per “Calabria Verde”. “Era importante far cadere le pareti per compartimenti stagni tra i dipartimenti, abbiamo imparato a dialogare – ha evidenziato Rizzo – d’ora in avanti bisogna evitare di costruire in quelle zone dove il rischio è massimo.

Occorre affiancare i Comuni nel lavoro di adeguamento degli strumenti urbanistici, la sfida è difficile ma in sinergia possiamo vincerla”. A concludere Sebi Romeo che, nel ribadire come le priorità della giunta siano diventate programmazione e prevenzione, ha comunicato la decisione di Oliverio di convocare per la prossima settimana il tavolo tecnico operativo richiesto da anni per risolvere la questione del fiume Budello.