Allarme legionella, aumentano i casi Ovunque ci sia acqua calda c’è pericolo di trovare il batterio
La prudenza non è mai troppa, specie quando si parla di salute e l’associazione
“Sportello dei Diritti [1]” ogni qual volta si presenta un problema di salute
pubblica in Italia o nei paesi contigui ma anche in quelli lontani, ritiene utile
segnalare ciò che accade per informare e per evitare che situazioni analoghe si
ripetano o si diffondono anche vicino o nella nostra stessa “casa”. Oggi Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [2]” ritiene utile evidenziare
quanto pubblicato dal portale dell’European Centre for Disease Prevention and Control
(ECDC) che ha focalizzato l’attenzione su una questione annosa ma troppo spesso
sottovalutata dalla cittadinanza e dalle stesse istituzioni sanitarie dei paesi europei:
la diffusione della legionella, il temibile batterio causa di gravi conseguenze cliniche
che possono portare alla morte. Secondo l’Agenzia della UE impegnata nelle procedure
di campionamento, monitoraggio e prevenzione con l’obiettivo di rafforzare le difese
dell’Europa contro le malattie infettive, i casi di legionellosi sono in aumento
non perché la legionella sia diventata più pericolosa, ma perché sono migliorati
gli strumenti diagnostici. Inoltre anche le condizioni meteorologiche favorevoli
alla malattia Legionella, possono spiegare le altre ragioni di questo aumento. Francia,
Germania, Italia, Portogallo e Spagna rappresentavano il 74% di tutti i casi. Le
principali caratteristiche dei casi segnalati nel 2014 erano molto simili a quelli
segnalati negli anni precedenti: la maggior parte dei casi sono sporadici e la malattia
ha interessato principalmente i maschi più anziani. Nel 2014, sono stati segnalati
953 casi di malattia del legionario (TALD) a viaggi-collegati, il 21% rispetto al
2013. Questo è in linea con il tasso di notifica complessivo aumentato per la malattia
della Legionella. È noto che la malattia si sviluppa rapidamente in presenza di
condizioni particolari, e altrettanto rapidamente può scomparire, ma è pur vero
che vi sono luoghi dove è più facile che il batterio si annidi e proliferi, come
quando vi sono impianti di condizionamento dell’aria o cisterne di approviggionamento
dell’acqua. La legionella si può trovare ovunque però, poichè predilige habitat
acquatici caldi, tra i 25 e i 45 gradi. In genere il batterio può colonizzare tutti
gli ambienti acquatici artificiali, gli impianti idrici, di umidificazione e condizionamento.
Ovunque ci sia acqua calda c’è il rischio di trovare la legionella, ma i luoghi
con acqua calda nebulizzata sono i più pericolosi. Casi di legionellosi sono stati
segnalati in ospedali, case di cura, studi odontoiatrici, alberghi, campeggi, impianti
termali e ricreativi (palestre, piscine, idromassaggi), giardini e campi da golf
con sistemi di irrigazione a spruzzo e/o fontane decorative, navi da crociera. Gli
alberghi, per esempio, sono spazi ove nella pressoché generalità dei casi vi sono
tali tipi d’impianti o serbatoi. È ovvio che un’adeguata manutenzione può limitare
di gran lunga i rischi di proliferazione della legionella. Controlli che non sempre
sono puntuali ed efficaci. Ecco perché le autorità sanitarie, specie nei luoghi
pubblici o aperti al pubblico, dovrebbero aumentare le attività di verifica al fine
d’impedire sul nascere l’eventuale diffusione della temibile infezione.