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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Maltempo, i geologi: “Urge corretto governo” Fabio Tortorici, Presidente Fondazione Centro Studi CNG: "Tra le cause principali, la spiccata antropizzazione, la cementificazione e i cambiamenti climatici"

Maltempo, i geologi: “Urge corretto governo” Fabio Tortorici, Presidente Fondazione Centro Studi CNG: "Tra le cause principali, la spiccata antropizzazione, la cementificazione e i cambiamenti climatici"
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Allarme maltempo, i geologi: urge corretto governo del territorio per fare prevenzione Fabio Tortorici, Presidente Fondazione Centro Studi CNG: tra le cause principali,
la spiccata antropizzazione, la cementificazione e i cambiamenti climatici
“In una nazione in cui il 3.2 per cento della popolazione è residente in aree
ad elevata pericolosità idraulica, il 10 per cento in aree a media pericolosità
e il 15 per cento in aree con scarsa probabilità di alluvioni, è necessaria una
svolta per un corretto governo del territorio”. Lo dichiara Fabio Tortorici, Presidente
della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi a proposito dell’allarme
maltempo che ha colpito il Centro Italia.
“Sulle cause degli eventi disastrosi delle ultime ore – denuncia Tortorici –
punto il dito innanzitutto sulla spiccata antropizzazione e cementificazione, che
impedisce alle acque piovane di infiltrarsi nel sottosuolo, facendole invece scorrere
rovinosamente in superficie. Negli anni ’50, il consumo di suolo era pari al 2.7
per cento, oggi si è passatial 7.6 per cento; in altre parole, nel nostro Paese
ogni secondo si consumano circa 3 metri quadrati di suolo”.
Il Presidente della Fondazione Centro Studi CNG prosegue: “Un’altra importante
concausa del dissesto idrogeologico è il cambiamento climatico. Da oltre un decennio,
infatti, si verificano fenomeni meteorici tali da concentrare in poche ore quantità
di pioggia che mediamente dovrebbe precipitare in tempi molto più lunghi. A Livorno
in poche decine di minuti sono caduti oltre 250 mm di pioggia: questo è un dato
eccezionale, ma altrettanto anomalo è che, nella Commissione Edilizia dello stesso
Comune, sia stata assente la figura del geologo dal 2006 al 2014, anni in cui l’urbanizzazione
si è molto sviluppata”.
“Per mettere efficacemente in sicurezza il nostro Paese – continua il geologo -,
non sono sufficienti ‘finanziamenti a pioggia’, ma è necessaria una programmazione
a vari livelli: innanzitutto serve un approccio tecnico-scientifico al dissesto idrogeologico,
passando attraverso la manutenzione degli alvei e il monitoraggio geo-ambientale
per verificare l’imminenza di un evento, potenziando i sistemi di informazione
e di allarme della popolazione. Un altro fondamentale elemento da mettere in campo
è rappresentato dal continuo aggiornamento delle carte che rappresentano le aree
a pericolosità e rischio, in atto o potenziale.
Infine, è basilare investire sull’educazione della cittadinanza, che dovrebbe
conoscere i comportamenti da assumere durante, prima e dopo un evento atteso o di
una emergenza. Vanno implementati gli insegnamenti atti a sviluppare nei bambini
il rispetto e la sensibilità alla tutela del territorio”.
“È ora – conclude Tortorici – che si prenda coscienza dell’importante ruolo
svolto dal geologo nella prevenzione dai rischi naturali, in un Paese in cui si passa
da una emergenza all’altra: terremoti, frane, siccità, alluvioni, con ritmi sempre
più incalzanti”.