“Allarme recessione Upb: il prezzo lo pagano i cittadini” Lo afferma Marco Siclari, senatore Forza Italia
«L’allarme lanciato dall’ufficio parlamentare del bilancio non può passare inosservato perché le scelte sbagliate di questo Governo si ripercuotono sui cittadini che dovranno pagare il prezzo più alto considerando che il rischio evidenziato è prorio relativo ad ulteriori tagli al sistema sanitario». Come riporta il Rapporto sulla politica di Bilancio dell’Upb che è stato appena pubblicato le previsioni su una crescita dell’Economia sono al ribasso e il rischio di tagli alla sanità per disattivare le clausole di salvaguardia sull’Iva è alto. Il senatore forzista Marco Siclari capogruppo in commissione igiene e sanità non resta indifferente.
«Bisogna considerare che ulteriori tagli alla sanità porterebbero l’intero sistema al collasso considerando che il Governo nel Def non ha previsto alcun investimento o aumento del finanziamento sanitario nazionale, come avevano invece promesso. Quindi, non solo non hanno aumentato il fondo finanziario sanitario che già oggi mette a “rischio la sostenibilità del SSN” ma adesso vi è la possibilità, persino, di ridurre le risorse allo stesso provocando il “rischio collasso del SSN”, basta guardare alle regioni del Sud.
Il Governo ha servito l’ennesimo pasticcio perché la strada ora sembra obbligata: o tagliano sull’assistenza sanitaria ai cittadini o scatta l’aumento dell’Iva e delle accise quindi a pagare saranno comunque i cittadini. Per essere ancora più chiari gli italiani pagheranno o con la salute perché costretti a mettere le mani al portafoglio per curarsi come già accade nelle regioni del sud, o pagando gli aumenti dell’IVA in tutti i loro consumi quotidiani viveri e farmaci inclusi . Se il Governo vuole rendersi conto del danno che sta causando venga in Calabria o in Campania, Puglia, Sicilia ecc a verificare in che condizioni versano i nostri ospedali, strutture fatiscenti, sotto organico e liste d’attesa di oltre sei mesi», ha concluso il senatore azzurro.