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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Allergene non dichiarato. Ritirate le confezioni di Crusti Croc Cracker salati distribuiti dalla ditta Lidl Italia Interessata dal richiamo tutta la merce indipendentemente da lotti e scadenze

Allergene non dichiarato. Ritirate le confezioni di Crusti Croc Cracker salati distribuiti dalla ditta Lidl Italia Interessata dal richiamo tutta la merce indipendentemente da lotti e scadenze
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Il sistema di allerta rapido della Regione Valle d’Aosta segnala il ritiro dagli
scaffali dei supermercati delle confezioni di Crusti Croc Cracker salati distribuiti
dalla Ditta LIDL Italia s.r.l.. Il motivo del ritiro è per allergene non dichiarato
in etichetta. Per quanto riguarda l’etichette ed i prodotti sfusi l’indicazione
dei potenziali allergeni è ritenuta estremamente importante per le potenziali implicazioni
sulla salute. Proprio per questo il regolamento europeo prevede un’informazione
chiara. Il prossimo 13 dicembre diventerà operativo il regolamento dell’Unione
europea (1169/2011) sulle informazioni riguardanti quattordici sostanze che provocano
allergie o intolleranze: glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte,
frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa, lupini, molluschi.
In base alle nuove norme la presenza di queste sostanze deve comparire sulle confezioni
o su un’etichetta dei cibi preimballati. Quando invece si tratta di prodotti “sfusi”,
le informazioni devono essere trasmesse all’operatore che a sua volta deve informare
il consumatore finale.Questo aspetto presenta alcune criticità sulle modalità di
trasferimento delle informazioni in situazioni come quelle di: ospedali, mense, bar
e ristoranti. Sinora, quest’obbligo non esisteva. Il Regolamento Ue afferma che
“la maggior parte dei problemi derivanti da allergie alimentari ha origine negli
alimenti non preimballati” e, “di conseguenza, le informazioni sui potenziali
allergeni dovrebbero sempre essere fornite al consumatore”. Come ciò debba avvenire,
però, la normativa non lo dice, perché si è ritenuto “opportuno che gli Stati
membri mantengano il diritto di stabilire norme che disciplinano le informazioni
sugli alimenti non preimballati, in funzione delle condizioni pratiche e della situazione
sul loro territorio. La sintomatologia e peraltro molto simile a quella dall’intossicazione
da Staphylococcus aureus. Alcuni ceppi di B. subtilis e di B. licheniformis isolati
da agnello e da pollo sono stati riscontrati positivi nella formazione di tossine
termo stabili simili alla tossina emetica prodotta da B. cereus. Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, avvisa, a scopo precauzionale,
i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo.