All’UniMediterranea si parla di disabilità Si è svolto lo scorso 3 dicembre un seminario in occasione della Giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità
Il 3 dicembre si è celebrata, in tutto il mondo, la giornata dei diritti delle persone con disabilità.
A Reggio Calabria, tante realtà hanno realizzato iniziative con l’obiettivo di concorrere a sviluppare l’interesse per le persone con disabilità e le RELATIVE problematiche che le coinvolgono.
All’interno delle tante iniziative programmate, si è realizzato, giorno 4 dicembre 2015, un interessante e qualificato convegno, presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, organizzato da Kiwanis International – Distretto Italia-San Marino, Kiwanis Club Jupiter Reggio Calabria, Kiwanis Junior Jupiter Reggio Calabria e Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Il tema dei lavori della giornata è stato “GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 2015.”
Dopo i saluti di apertura, portati dal Magnifico Rettore prof. P. Catanoso, da F. Cardile – Presidente Kiwanis Club Jupiter Reggio Calabria e da C. Romeo – Presidente Kiwanis Junior Jupiter Reggio Calabria, si sono aperti i tavoli di discussione.
Di significativa importanza è stata la piena disponibilità del Magnifico Rettore ad ospitare e sostenere, senza alcun indugio, l’iniziativa e a dare la totale disponibilità a supportare tutte le future azioni a favore degli eventi rivolti alle persone, alle studentesse ed agli studenti in situazione di disabilità.
Il dibattito ha cercato di andare oltre il rischio di una discussione formale.
Si è partiti dal ricordare l’istituzione dell’anno europeo dei cittadini con disabilità nel 2003 che ha fatto riflettere tutti i cittadini europei sui diritti dei disabili.
Tutti i partecipanti hanno messo, convintamente, in evidenza come la disabilità sia una questione di diritti, e non di discrezionalità. Tutti hanno convenuto come tale approccio rappresenti il fulcro della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, alla quale partecipa anche la Comunità europea.
Il motto che è riecheggiato in tutto il dibattito è stato: “Niente per le persone disabili senza le persone disabili.“, per evidenziare e riaffermare come le persone con disabilità esigano di prendere parte al processo decisionale che li riguarda, innanzitutto, come cittadine/i.
La portata culturale del dibattito, ha enucleato, concettualmente, la necessità di approntare misure volte alla mitigazione ed alla eliminazione delle “barriere culturali ed architettoniche” riguardanti la generalità delle cittadine e dei cittadini e non solo delle persone con disabilità.
E’ stato ben rappresentato come il dibattito non riguarda solo le misure da approntare per una parte residuale di persone ma, per le dimensioni che assume la problematica, investa tutta la società.
Si è portato a riferimento lo studio previsionale fatto dal CENSIS per gli anni 2020 e 2040, per cui avremo 4,8 milioni di persone con disabilità nel 2020 e 6,7 milioni di persone con disabilità nel 2040. La gran parte di queste persone saranno anziani non autosufficienti.
Un altro importante aspetto che ha arricchito il dibattito è stato il concetto della percezione della disabilità.
Il lavoro svolto dalla INDAGINE FONDAZIONE SERONO – CENSIS ha rilevato che: “Tra i risultati più interessanti si registra anzitutto come la disabilità venga percepita dalla maggioranza degli italiani come limitazione del movimento” ma i dati reali dell’ISTAT ci dicono che: “Sul totale delle persone con disabilità è il 47,9% a soffrire di difficoltà motorie, mentre la quota più alta dei casi riguarda le difficoltà nelle funzioni della vita quotidiana (dunque livelli ridotti o assenti di autosufficienza), vissuta dal 62,5% della popolazione con disabilità.”
Il fatto che vi sia una percezione errata della condizione delle persone con disabilità lo ha confermato anche il Responsabile del Servizio Programmi di Ateneo per il Diritto allo Studio e Sportello Disabilità che ha letto i dati relativi alle studentesse ed agli studenti immatricolati e iscritti all’anno accademico 2015/16 presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Su 105 persone con disabilità, immatricolate o iscritte, la patologia con una maggiore presenza è quella oncologica, poi quella motoria e con una presenza minore quella delle malattie rare.
Tutti i partecipanti al convegno si sono detti concordi nello sviluppare il proprio impegno affinché tutte le persone con disabilità si sentano e vengano vissute come persone uguali a tutte le altre e che una società inclusiva veramente va costruita a favore di tutte e di tutti, consapevoli che la situazione di disabilità può riguardare chiunque anche se per una piccola parte della sua vita.