banner bcc calabria

Alluvione del 2010 a Gioia Tauro, i risarcimenti solo per “pochi eletti”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Ieri le proteste davanti al palazzo municipale. Risarcite solo 12 famiglie su 151 e 7 imprese su 61

 

di MICHEL DESSI’

Alluvione del 2010 a Gioia Tauro, i risarcimenti solo per “pochi eletti”

Ieri le proteste davanti al palazzo municipale. Risarcite solo 12 famiglie su 151 e 7 imprese su 61 

 

di Michel Dessì

 

 

GIOIA TAURO – Ricorderete senz’altro l’alluvione che il 2 novembre del 2010, colpì la città di Gioia Tauro a causa dell’esondazione del fiume Budello. Centinaia sono state le abitazioni danneggiate dalla furia del fiume. Una vasta zona di Gioia Tauro era stata sommersa dall’acqua. Ingenti i danni nei rioni Tre Palmenti e Valle Amena. Centinaia erano le auto travolte dalla furia delle acque seppellite da fango e detriti. Rinforzi dei vigili del fuoco erano giunti da Napoli, Salerno, Potenza, Vibo Valentia, e Reggio Calabria, per quella che sembrava essere una vera e propria apocalisse. E a distanza di quasi tre anni da quella terribile alluvione scoppia il caos difronte al comune, perché i risarcimenti “sarebbero solo per pochi alluvionati”. Dodici su 151 famiglie che avevano richiesto il risarcimento, e 7 imprese su 61 risarcite. È bastato questo per scatenare la furia degli alluvionati che hanno contestato a muso duro il sindaco e l’amministrazione comunale, fino a far intervenire le forze dell’ordine, che hanno placato gli animi. A far scattare la protesta e’ stata la comunicazione ufficiale delle famiglie e delle imprese valutati dal comune come risarcibili per i danni subiti dall’alluvione. I soldi sono quelli provenienti dal commissario per l’emergenza maltempo in Calabria, che ha anche stabilito con un’ordinanza, i criteri generali per l’assegnazione. Ma è stato poi il comune a esaminare uno ad uno le pratiche e le perizie giurate dei danni subiti, comunicando poi sul sito dell’ente l’elenco delle domande ritenute ammissibili con relativi importi da erogare. I fondi disponibili ammontano a poco più di 400.000 euro, quando dall’altra parte i cittadini reclamavano danni per milioni di euro. Ma di certo tra gli alluvionati non si aspettavano che ad essere ammessi per il risarcimento danni fossero solo così poche famiglie. Per chi è rimasto fuori dalla “classifica” può sempre presentare ricorso al comune entro i trenta giorni della pubblicazione dell’elenco dei risarcibili, che risale a venerdì scorso, così poi i ricorsi saranno vagliati dall’ufficio del commissario.