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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Alluvione in Russia oltre 150 vittime. L’America ‘bolle’

Alluvione in Russia oltre 150 vittime. L’America ‘bolle’

| Il 09, Lug 2012

Violente inondazioni e piogge torrenziali hanno colpito la regione di Krasnodar, nel sud-est

Alluvione in Russia oltre 150 vittime. L’America ‘bolle’

Violente inondazioni e piogge torrenziali hanno colpito la regione di Krasnodar, nel sud-est

 

 

(ANSA) MOSCA – Ha superato i 150 morti accertati il bilancio provvisorio delle violente alluvioni che ieri hanno colpito la regione russa di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo rivelano fonti di polizia e dei soccorsi citate dall’agenzia Interfax. Il bilancio continua ad appesantirsi per il continuo affiorare di morti.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha visitato la regione di Krasnodar. Ho chiesto ai vertici della Commissione d’inchiesta (federale) di venire qui per verificare come abbiano operato tutte le autorità: come sia stato lanciato l’avvertimento, come avrebbe potuto e come avrebbe dovuto essere lanciato e chi abbia fatto cosa”, ha detto Putin, che ha anche ordinato che siano allocati fondi per la ricostruzione delle case distrutte o danneggiate nel disastro.

La violenta tempesta che si è abbattuta sulla sponda russa del Mar Nero. Il distretto di Krymsk è il più colpito con 123 morti. AltrI corpi sono stati ritrovati nella stazione balneare di Gelendzhik e nel porto di Novorossiisk.

E’ stata inoltre ordinata l’evacuazione di migliaia di residenti. Il premier Dmitri Medvedev ha chiesto alle autorità locali di venire costantemente informato della vicenda, affermano le agenzie russe, mentre anche una trentina di treni nel distretto si sono fermati. Stando al portavoce dipartimento per le emergenze, Igor Zhelyabin, la furia “é stata davvero impressionante.

Anche i semafori sono stati portati via dal vento. Centinaia di case sono state portate via dal vento”. La compagnia petrolifera che gestisce l’export del petrolio, Transneft, ha fermato tutte le sue navi, ha detto il portavoce Igor Dyomin: “Abbiamo bloccato le spedizioni, a causa della tempesta. La regione è in pieno collasso per i trasporti”. La polizia ha innalzato il numero di agenti “anche per evitare atti di sciacallaggio di massa”, ha detto un portavoce. Ben 13.000 abitanti della zona inondata hanno dovuto lasciare le loro case.

Napolitano ha inviato al presidente Putin il seguente messaggio: “Sono profondamente rattristato dalle notizie relative alle devastanti inondazioni che hanno colpito il sud della Russia con un pesante bilancio di vittime. Desidero in questa tragica circostanza farle pervenire, a nome del popolo italiano e mio personale, i sensi della più sincera e affettuosa vicinanza e solidarietà al suo Paese, al quale l’Italia è unita da profondi e storici legami, e a tutte le famiglie colpite da tale tragedia. Con questi sentimenti desidero porgerle l’auspicio che le misure prontamente adottate consentano di riportare gradualmente alla normalità le condizioni di vita delle popolazioni duramente provate”.

USA: LA ‘GRANDE SUDATA’, 46 MORTI DA ONDATA DI CALORE (di Gina Di Meo) – NEW YORK – ‘L’America Bollé. La stampa americana non ha altre parole per descrivere l’eccezionale ondata di calore che si è abbattuta negli Stati Uniti in questi giorni, in particolare nel Midwest e sulla costa orientale. Tra Stati Uniti e Canada il bilancio delle vittime è salito a 46 morti. Da circa dieci giorni la colonnina di mercurio è ferma sui 40 gradi e il tremendo caldo non dà tregua a città come New York, Washington, Filadelfia e Chicago. ‘La Grande Sudata’, ha titolato il Wall Street Journal. Wikipedia, data l’eccezionalità del fenomeno, ha già creato una pagina dedicata al ‘Summer 2012 North American Heat Wave’. Il caldo è arrivato dalle Montagne Rocciose – spiegano i metereologi – e un massiccio fronte di alta pressione ha raggiunto il Midwest facendo schizzare le temperature a livelli che in questo periodo non si registravano dagli anni ’30. Gia’ a fine giugno a Denver, in Colorado, il termometro segnava 40 gradi mentre in Kansas 45. Il record si è però avuto a Hill City, in Minnesota, con oltre 46 gradi. Fermi sui 40 gradi anche i termometri della capitale Washington e di Atlanta in Georgia. Stesso copione a Chicago, in Illinois, dove l’amministrazione comunale ha allestito tredici centri ad ‘hoc’ per regalare un po’ di refrigerio alla popolazione meno abbiente. A New York chi ha potuto ha preso d’assalto spiagge e piscine. E sulla Grande Mela incombe lo spettro di un black out dovuto a sovraccarichi di corrente per l’uso spropositato dei condizionatori. La Con Edison, la società elettrica è in allerta costante per scongiurare tale pericolo. Presi d’assalto cinema e centri commerciali per stare un po’ al fresco. A Washington, poi, 35 passeggeri sono stati costretti a scendere da un aereo della Us Airways perché il caldo eccessivo lo aveva letteralmente ‘incollato’ alla pista, impedendo il decollo. La conta delle vittime del gran caldo, soprattutto anziani, purtroppo non è ancora completa. In Maryland i morti sarebbero otto, in Virginia sette. In Indiana una bimba di quattro mesi è morta dopo essere stata lasciata in auto fuori dall’abitazione dai genitori, mentre la sorellina di 16 mesi se l’é cavata con un ricovero in ospedale. In Ohio sono state trovate senza vita tre persone tra i 60 e gli 80 anni, e secondo la polizia locale la loro morte è stata causata dell’eccesso di caldo nelle loro abitazioni senza condizionatore. Il gran caldo dovrebbe smorzarsi nelle prossime ore. Ma adesso a preoccupare sono anche i temporali. Una forte pioggia ha già fatto i primi danni in New Jersey, dove 70 mila persone sono rimaste al buio perché una centrale elettrica è stata messa fuori uso.