Altro giro, altro incidente, altra vittima Via Circonvallazione: nuova strada della morte?
Prefazione. “Per mali estremi, estremi rimedi, spinti fino al massimo rigore, sono i più validi.”
Con tutta la buona volontà, con la tolleranza e la cultura che vige in ognuno di noi, non credo si possa più restare inermi a quanto sia accaduto, come un déjà vu, in una strada altamente trafficata qual è la “Via Circonvallazione” a Taurianova. Non si tratta di un’autostrada né di una strada a grande velocità, ma essa ricade all’interno di un territorio urbanisticamente sviluppato con attività commerciali e abitazioni. Ieri sera l’ennesimo incidente, una povera sventurata, “mentre stava attraversando sulle strisce pedonali”, così viene testimoniato, è stata travolta da un’automobile che sicuramente non andava piano, ma qualche spinta più del normale del piede sull’acceleratore c’è stata.
Quella maledetta strada sta diventando, anzi è oramai diventata una roba seria da affrontare con meticoloso impegno e decisioni senza alcun rinvio. Perché è già una “strada maledetta” visto che delle giovane vite umane hanno perso la vita. E non si può perdere la vita sol perché degli incoscienti non hanno la consapevolezza del pericolo in quanto viaggiano a una velocità non controllabile, se poi davanti ci si trova una persona che attraversa la strada e non riesci a controllare la situazione nel veicolo. Poi, ovviamente ci sono gli imbecilli, quelli che fanno le gare per vedere chi ce l’ha più grosso…l’handicap, appunto quello dell’imbecillità, e vista questa “menomazione mentale”, rischiano di fare del male a ignari automobilisti e/o persone che camminano tranquillamente per andare in qualche negozio presente lungo la strada o nelle proprie case.
Prima era toccato ad altri, oggi è toccato alla povera Rosa e domani a chi? Perché ci sarà domani un altro incidente e che staremo qui a commentare per indignarci inermi perché tutto è rimasto così com’è. E finché sia gli imbecilli che i meno imbecilli, comprenderanno che occorre avere rispetto delle regole mentre si guida, le uniche soluzioni sarebbero quelle di adottare una sorta di “tolleranza zero” nei riguardi di chi percorre quella strada. Con sanzioni pesantissime, con una serie di controlli a tappeto da parte di tutte le forze dell’ordine e continui monitoraggi dei luoghi. Io non so se è una questione di segnaletica come molti “scienziati” hanno avuto modo di disquisire, penso che sia una questione di cultura. Ma soprattutto di rispetto e di sviluppo culturale con annessa educazione per le regole stradali.
E siccome non sono uno “scienziato”, né uno scopritore dell’acqua calda né tantomeno un moralizzatore politico a orologeria, non criticherò il sindaco né il comandante dei vigili urbani, però li sollecito a porre rimedio a quanto sta accadendo con azioni serie, preventive, incisive e decisive. È inutile prendersela con le istituzioni se poi siamo noi stessi a non rispettare quelle regole basilari della strada, e ce ne sono tanti e in diversi a violarle. E tanti non comprendono il senso di quelle regole tra cui il rispetto e il buonsenso. E soprattutto auguro a Rosa di rimettersi al più presto, viste che le condizioni molto gravi in cui si trova e che speriamo riesca a superarli. E insieme a ciò speriamo di superare questa piaga che oramai non se ne può proprio più, visto che ci sono persone che piangono per il dolore che quella strada testimonia.