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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Altro richiamo di marijuana in Colorado Contaminata da tracce di pesticidi

Altro richiamo di marijuana in Colorado Contaminata da tracce di pesticidi
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Lab710, una società con sede a Denver in Colorado – lo stato americano che ha legalizzato
di recente l’uso di marijuana – che produce fiori di marijuana in concentrato, ha
emesso in data di ier un richiamo volontario su più di 2.300 singoli prodotti dopo
che ha avuto contezza che il prodotto fosse contaminato da pesticidi. “Siamo in una
posizione strana”, ha detto il fondatore Lab710, Jason Martinez. “La nostra scelta
si trova nel mezzo poiché lo Stato non richiede test sulla cannabis al nostro livello.
Dovrebbe essere a livello di OPC (produttore) – questi prodotti non dovrebbero mai
lasciare la struttura dove nascono e crescono. L’unico controllo è quando facciamo
un prodotto che causa un richiamo. ” Martinez ha detto che la Lab710 non ha completamente
calcolato le perdite dal richiamo ancora, ma stima che la cifra sia pari a più di
$ 35.000. Il richiamo comprende 23 diversi tipi di cannabis concentrata, una forma
di THC che è stato prelevato dal materiale vegetale utilizzando propano come solvente.
I concentrati sono generalmente fumati in tocchetti o in vaporizzatori. Martinez
ha detto che non è sicuro di come il prodotto è stato testato e come i suoi risultati
sono venuti alla luce. Sebbene Lab710 abbia dovuto emettere il richiamo, le piante
incriminate sono state coltivato da Tru cannabis, un coltivatore di marijuana con
cinque punti della zona. Tru Cannabis vende le piante di cannabis ai produttori di
quella concentrata come Lab710. “Abbiamo ricevuto il prodotto da Tru cannabis con
una lista del contenuto mentre la lista non riportava l’indicazione del pesticida”,
ha detto Martinez. “Lo Stato impone ai coltivatori di verificare la potenza, ma non
i pesticidi. Non abbiamo quindi avuto modo di sapere “. Il richiamo recente segna
la terza volta che un prodotto proveniente da Tru cannabis ‘è risultato contaminato
da pesticidi, secondo il Denver Post. Il giornale BusinessDen è stato in grado di
raggiungere il CEO di Tru Cannabis Bruce Nassau. Egli ha detto in un comunicato che
la sua azienda da priorità alla salute e sicurezza e che al momento esiste una certa
confusione su quali prodotti possono essere utilizzati per la coltivazione della
cannabis. I pesticidi sono stati utilizzati dal pl’industria della cannabis per mesi
– il richiamo di Lab710 è l’ottavo richiamo dopo che un’indagine Denver Post ha
iniziato a rinvenirli negli estratti di cannabis a partire dal mese di settembre.Si
tratta di un problema aggravato dalla status della cannabis ritenuta come una droga
federale la Tabella I, ha dichiarato John Scott, capo sezione del programma pesticidi
presso il Dipartimento dell’Agricoltura del Colorado. Poiché la cannabis è illegale
per il governo federale, l’EPA (l’agenzia americana per l’agricoltura) non ha fissato
delle linee guida su quali pesticidi possano essere utilizzati durante la coltivazione.
I pesticidi sono generalmente necessari per la coltivazione industriale della cannabis.
Martinez ha detto che Lab710 cambierà il suo protocollo di test affinché la cannabis
contaminata non compaia di nuovo in commercio.Al di là del richiamo avvenuto in
Colorado che sta divenendo comunque una meta turistica internazionale per la scelta
politica di legalizzare la cannabis, la vicenda per Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti [1]”, deve destare attenzione tra i molti europei
ed italiani – che si recano nello stato americano per trovare un po’ di sballo senza
temere di essere perseguiti e anche tra chi compra illegalmente sulla rete – perché
dovranno stare in guardia sui prodotti che acquistano per i rischi connessi alla
salute.