Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Ambiente, Lego di plastica vegetale I nuovi mattoncini sono di canna da zucchero lavorata, rinnovabile e vegetale. In commercio in Austria, Germania, e Regno Unito. Il primo set si chiama 'Plants from Plants'

Ambiente, Lego di plastica vegetale I nuovi mattoncini sono di canna da zucchero lavorata, rinnovabile e vegetale. In commercio in Austria, Germania, e Regno Unito. Il primo set si chiama 'Plants from Plants'
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

La buona notizia di oggi per l’ambiente arriva dalla Lego: porta la
plastica vegetale tra i suoi mattoncini. La compagnia ha iniziato a
mettere in commercio un set realizzato con un polietilene ‘bio’, una
plastica morbida ottenuta dalla lavorazione della canna da zucchero.
La novità, annunciata nel marzo scorso, ha raggiunto per primi i
negozi Lego di Austria, Germania e Regno Unito, per poi toccare Usa,
Canada e altri Paesi. Il primo set lanciato si chiama “Plants from
Plants” (piante dalle piante) e contiene 29 pezzi tra alberi e
cespugli. Fino al 17 agosto sarà consegnato in regalo a chi fa
acquisti di almeno 35 euro nei tre Paesi europei. Lego ha collaborato
con il Wwf per sostenere e creare la domanda di mercato per una
plastica generata da fonti sostenibili e ha aderito alla Bioplastic
Feedstock Alliance, un’iniziativa dell’associazione ambientalista per
garantire l’approvvigionamento sostenibile della materia prima, la
canna da zucchero, per l’industria delle bioplastiche. Lego è una
delle oltre cento grandi compagnie che hanno aderito a Re100, la
campagna per raggiungere il 100% di energie rinnovabili. La società
danese ha annunciato di essere arrivata al traguardo nel maggio del
2017. Con i polimeri rinnovabili derivati dall’etanolo da canna da
zucchero, evidenzia Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, si
possono produrre carburanti e plastiche per gli oggetti più disparati
in grado di ridurre, per ogni tonnellata prodotta, più di 2
tonnellate di CO2 rispetto al polietilene tradizionale.