Amianto, approvata dalla IV Commissione la proposta di legge che tutela i cittadini
redazione | Il 30, Mar 2011
Il testo di legge, integrato dal relatore e Presidente della stessa Commissione Alfonso Dattolo (Udc), assorbe le tre proposte normative depositate in materia, rispettivamente a firma dei consiglieri Nucera (Pdl), Magarò (Scopelliti Presidente) e Gallo (Udc)
Amianto, approvata dalla IV Commissione la proposta di legge che tutela i cittadini
Il testo di legge, integrato dal relatore e Presidente della stessa Commissione Alfonso Dattolo (Udc), assorbe le tre proposte normative depositate in materia, rispettivamente a firma dei consiglieri Nucera (Pdl), Magarò (Scopelliti Presidente) e Gallo (Udc)
Approvata all’unanimità dalla quarta Commissione “Assetto, utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, la proposta di legge “Interventi urgenti per la salvaguardia della salute dei cittadini: norme relative all’eliminazione dei rischi derivanti dall’esposizione a siti e manufatti contenenti amianto”. Il testo di legge, integrato dal relatore e Presidente della stessa Commissione Alfonso Dattolo (Udc), assorbe le tre proposte normative depositate in materia, rispettivamente a firma dei consiglieri Nucera (Pdl), Magarò (Scopelliti Presidente) e Gallo (Udc). Alla seduta ha preso parte anche il Dott. Pietro Manna del Dipartimento Bilancio della Regione il quale ha spiegato che “la prima dotazione finanziaria servirà a realizzare il Piano regionale per l’amianto nonchè a mettere in moto la macchina dei fondi comunitari”. In 14 articoli, il progetto normativo punta ad una mappatura del territorio regionale per il censimento degli impianti, degli edifici pubblici e privati e dei siti con presenza di amianto per la successiva bonifica ed il risanamento. A tal fine, la Regione, attraverso una speciale unità organizzativa a carattere temporaneo costituita presso l’assessorato all’Ambiente, provvederà alla predisposizione ed all’aggiornamento del “Piano regionale Amianto per la Calabria” (PRAC) ed alla creazione di un portale informativo quale strumento divulgativo dove i cittadini e le pubbliche amministrazioni potranno reperire tutte le informazioni necessarie per poter eliminare i rischi sanitari connessi ai manufatti in amianto. Il PRAC che sarà approvato dalla Regione con deliberazione della Giunta, d’intesa con la competente Commissione consiliare, sarà, dunque, chiamato a censire la presenza dell’amianto in Calabria, effettuare la mappatura georeferenziata delle zone interessate ed il conseguente piano di smaltimento. La proposta normativa stabilisce tra l’altro gli obblighi dei proprietari e le attività dei Comuni; le competenze dell’Arpacal e delle Asp, la redazione di registri; l’attività informativa; i controlli e le sanzioni e gli interventi e i contributi regionali. “Quello odierno è un momento storico per la Calabria” – ha detto il Presidente Dattolo. “Viene infatti approvata in Commissione, dopo ben 19 anni dalla legge nazionale, un provvedimento che stabilisce in maniera puntuale e dettagliata tutti i passaggi funzionali alla rimozione dell’amianto in Calabria e alla bonifica complessiva del territorio regionale da un materiale che, come scientificamente provato, ha effetto cancerogeno. Voglio ringraziare ancora una volta i componenti della Commissione che con il loro contributo dimostrano come su temi fondamentali quale la salute dei cittadini, la politica ha una visione collegiale e unitaria di cui la Calabria ha bisogno”. Nel corso della seduta è stato avviato l’esame del progetto di legge sul termalismo mentre si è deciso di rinviare le quattro proposte normative in materia di istituzione di parchi ed aree protette al servizio “Parchi ed aree protette” della Regione Calabria (art. 6 della legge 14 luglio 2003 n. 70). Infine, la Commissione ha audito la signora Antonella Politano la quale “ha rivolto un accorato appello alla Commissione regionale perchè s’interessi di un presunto caso di inquinamento elettromagnetico nella zona di Paola, in provincia di Cosenza, che, a suo avviso, avrebbe causato la morte di alcuni suoi familiari”. L’organismo ha deciso di chiedere, attraverso un documento, l’intervento dell’Arpacal e dell’Asp anche per procedere ad una indagine epidemiologica e verificare la presenza in quella zona della presenza di inquinamento elettromagnetico”.
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