Amministrative Reggio Calabria, Prc: “Tutti vogliono le primarie e nessuno li organizza mentre il progetto di Canale è già disponibile, il centrosinistra scelga”
redazione | Il 17, Nov 2010
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Antonio Larosa sprona la coalizione a fare una scelta di campo
Amministrative Reggio Calabria, Prc: “Tutti vogliono le primarie e nessuno li organizza mentre il progetto di Canale è già disponibile, il centrosinistra scelga”
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Antonio Larosa sprona la coalizione a fare una scelta di campo
E´ strana la politica, quella nazionale come locale. E ancor più strano è il vocabolario della politica, i suoi tic verbali e le sue ansie parolaie, quel voler dire di tutto un pò che si è trasmutato nella vera malattia del divenire politico-amministrativo, soprattutto del centrosinistra, soprattutto a Reggio Calabria.
Prendiamo il caso di Massimo Canale e del suo progetto per la città dello stretto. Da mesi, Canale (e i partiti e movimenti politici che lo appoggiano) è in campo con la sua idea della Reggio del futuro. Ne ha declinato ideali e progetti di riferimento. Ne ha individuato protagonisti sociali e culturali. Ne ha prospettato soluzioni e pratiche amministrative. Canale ha parlato (e continua a farlo) di cose concrete, di scelte decisionali, ha parlato in sostanza dei tanto decantati programmi. Non lo ha fatto (e continua a non farlo) in aristocratica solitudine, ma in un continuo confronto dialettico con partiti politici, categorie sociali, forze economiche, associazioni, singoli cittadini. Le sue iniziative pubbliche e le sue conferenze, da Maggio in poi, sono state numerose e qualificate, un´autentica apertura alla società civile in cui discutere liberamente e democraticamente della propria città e del suo sviluppo futuro. Ancora, Massimo Canale non si è rinchiuso in una presuntuosa quanto irresponsabile autosufficienza politico-elettorale, ma ha chiesto (e continua a farlo) la costruzione di un´alleanza ampia e plurale, alternativa alla destra, in cui far convergere le migliori espressioni democratiche della politica e della società reggine, anche attraverso la disponibilità ad attivare lo strumento delle primarie di coalizione.
Dinanzi a tutto ciò, ovvero dinanzi ad un quadro di chiarezza di contenuti e di reale apertura democratica, la risposta (o meglio: la non-risposta) di una parte consistente del centrosinistra reggino è davvero indecifrabile: vi è chi parla – retoricamente e ritualmente – di Programmi (con la maiuscola, visto il carattere quasi metafisico che hanno assunto per alcuni, a fronte dei programmi con la minuscola, quelli concreti e pragmatici di cui Canale parla da tempo); vi è chi si appella alla necessità inderogabile delle primarie (senza però indicare né una data possibile né tanto meno un´altra ipotesi di candidatura, a fronte della chiarezza dimostrata anche su questo versante da Canale e dai suoi sostenitori); vi è chi non si esprime con risolutezza, rinvia a date da destinarsi, posticipa le scelte alla soluzione dei propri infiniti problemi interni, ecc. (a fronte della puntualità di tempi e di modi, in un dialogo trasparente con la città, prescelta da Canale e dal suo progetto).
Il tempo delle scelte è ora. Vi è una città sofferente, squassata dalla violenza della `ndrangheta e dall´arroganza del potere, una città che sta scoprendo il malaffare che negli ultimi anni ha imperversato negli uffici comunali così come nel suo tessuto sociale e territoriale. Vi è una maggioranza di centrodestra che – orfana di un padre-padrone onnivoro e onnipresente – sta squadernando tutti i giganteschi limiti della sua cultura politica, della sua identità democratica, della sua pratica amministrativa. Vi è un futuro da immaginare, da costruire insieme alle tante e ai tanti reggini che amano la democrazia, la legalità, la giustizia sociale, la tutela del bene pubblico, la valorizzazione del lavoro, la serietà della gestione delle risorse comuni.
Il centrosinistra, tutto il centrosinistra reggino, scelga immediatamente e compiutamente. Le primarie – per le quali, da tempo, abbiamo dato un assenso di fondo; per le quali, da tempo, chiediamo date e regole certe – si allontanano nei tempi e nelle disponibilità di ognuno. L´alleanza ampia e plurale per riscattare Reggio da 8 anni di nefasto malgoverno – vera urgenza della democrazia reggina – è ancora tutta da definire. Vi è una candidatura, la sola ad oggi proposta, che agisce con efficacia e che ha evidenti consensi popolari, che ha un progetto reale per la città di Reggio Calabria. Il centrosinistra scelga, smetta i panni di un esasperato quanto masochista tatticismo, converga su Massimo Canale insieme a noi e si apra generosamente alla città.
Possiamo vincere, possiamo cambiare la storia recente di Reggio Calabria: ma serve l´umiltà e l´intelligenza di riconoscere le positività dello scenario politico, il buono che c´è nelle proposte in campo, anche quando queste non collimano perfettamente con i propri desiderata.
E´ strana la politica reggina. Renderla un po´ più normale, come spieghiamo noi che sosteniamo Massimo Canale, sarebbe già un atto di autentico cambiamento.