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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Battaglia contro ampliamento discarica Scala Coeli I "Comitati del Basso Ionio" pronti ad una "marcia lenta" di protesta

Battaglia contro ampliamento discarica Scala Coeli I "Comitati del Basso Ionio" pronti ad una "marcia lenta" di protesta
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Un’assemblea molto partecipata, quella indetta dal “Coordinamento dei Comitati del Basso Ionio”, che si è svolta ieri a Cariati con le rappresentanze dei comitati della provincia ionica cosentina e dell’Alto Crotonese e la significativa presenza degli agricoltori della Valle del Nika. Un segno ulteriore della mobilitazione di un intero territorio contro il progetto di ampliamento della discarica privata per rifiuti speciali (scarti industriali di indefinita tipologia provenienti da tutta l’Italia) esistente in contrada Pipino di Scala Coeli, ma vicinissima a diverse località di quell’area.

Grande è stato, finora, l’impegno nel coinvolgere cittadini, istituzioni, forze sociali e politiche, agricoltori, associazioni (come Legambiente, Italia Nostra, Cia, Coldiretti), operatori economici, turisti ed emigrati, che hanno mostrato sensibilità e partecipazione alla lotta ambientalista per la salvaguardia di una zona ricca di bellezze naturalistiche, corsi d’acqua, vigneti e uliveti coltivati con metodo biologico certificato all’U.E., allevamenti di bovino podolico, e protetta poiché coperta dal marchio DOP. Durante la riunione è stato tracciato un bilancio delle due ultime, intense settimane, in cui, dopo un riuscito incontro-dibattito svoltosi il 1° luglio nel piazzale dell’ex ospedale di Cariati, si è dato vita a un sit-in informativo con raccolta firme, parallelo a una petizione lanciata via internet e a una forte sensibilizzazione mediatica.

Il presidio tenuto dai rappresentanti dei Comitati ha, infatti, richiamato tantissime persone del luogo e di centri anche distanti dall’area interessata all’impianto, motivate ad esprimere con la loro firma la partecipazione a un movimento che ha assunto i contorni di una lotta contro l’abbandono del Basso Ionio, depredato di ospedali, tribunali, penalizzato in viabilità e trasporti ma destinato, se il progetto di ampliamento venisse approvato, a diventare “la pattumiera d’Italia”.

Nel contempo, ci sono state trasferte a Terravecchia e a Crucoli, in occasione della nascita di nuovi comitati antidiscarica; sono state organizzate raccolte firme in altre località, come Campana; una rappresentanza di attivisti è stata audita in Commissione Regionale Ambiente sulle ragioni dell’opposizione alla richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale protocollata dalla ditta privata, nel dicembre scorso, presso il competente Dipartimento; allo stesso Dipartimento sono state, inoltre, inviate nuove osservazioni sulle numerose irregolarità della discarica esistente e del progetto del nuovo impianto.

L’assemblea, al termine di un costruttivo dibattito, si è determinata sul proseguimento ad oltranza della mobilitazione; inoltre, in risposta alla richiesta di partecipazione di paesi come Cirò, Cirò Marina, Mandatoriccio, Pietrapaola, i sit-in informativi (sempre con raccolta firme) si svolgeranno in forma itinerante, mantenendo per quanto possibile, per il valore simbolico accanto alla Statale 106 e l’ex ospedale, il presidio di Cariati. Gli attivisti dei Comitati si impegneranno a raccoglierle anche a livello personale per raggiungere il traguardo di 5 mila firme (finora sono circa 3700 fra le due petizioni).

Tuttavia, la determinazione principale è stata per una nuova manifestazione di protesta, una “Marcia lenta per la biovalley del Nika”, che si svolgerà sulla Statale 106 il prossimo 28 luglio, chiamando a raccolta la popolazione del Basso Ionio e tutti i soggetti istituzionali, politici e civili che insieme ai Comitati attendono dalla Regione Calabria e dal Governatore Oliverio il no allo smisurato ampliamento della discarica di Pipino e il via alla bonifica della Valle del Nika.