Anassilaos, partono manifestazioni “Progetto Donna” Verrà discusso il tema della donna nell’Islam
di Caterina Sorbara
Inizieranno sabato a Reggio Calabria, alle ore 16,30 nella Sala della Villetta De Nava, le manifestazioni del “Progetto Donna”, promosse dal sodalizio reggino. Nell’incontro di sabato verrà discusso il tema complesso e di grande attualità della donna nell’Islam. Relazionerà il prof. Pietro Cutrupi , studioso di lingua e cultura araba.
Nel nostro immaginario collettivo – nota l’Anassilaos – la donna musulmana appare come una vittima fragile e muta, costretta a obbedire ai propri uomini e oppressa da pratiche umilianti, come il velo, la segregazione, la poligamia, la negazione di diritti ecc. e, qualora ella disobbedisca alle norme che le sono imposte, le tocca una sorte crudele: uccisa, lapidata.
“La donna musulmana” si afferma “non è libera” e sembra non essere in grado, per limiti oggettivi o per incapacità, di liberarsi da sola. Ecco che, secondo questa curiosa e singolare logica, salvarla diviene compito dell’Occidente, a cui spetterebbe questa nobile “missione”, in virtù della sua evidente superiorità non solo tecnologica, ma anche morale e culturale.
Naturalmente, come ogni stereotipo, anche questo trova un fondamento in situazioni reali, poiché è un dato di fatto che in molti paesi arabo-islamici i diritti delle donne siano tuttora limitati. Tuttavia, affermare, ad esempio, che la religione islamica sia intrinsecamente misogina è un pregiudizio privo di ogni dignità scientifica, frutto di quell’orientamento eurocentrico che il celebre intellettuale palestinese Edward Said definiva “orientalista”, atteggiamento che vede nell’Islam un blocco monolitico, incapace di evoluzione e mutamento.
In realtà, non esiste un modello unico di mulier islamica, sempre uguale a se stessa, in ogni tempo e in ogni luogo: esistono, piuttosto, le donne musulmane, soggetti plurali dalle identità molteplici, le cui condizioni di vita e il grado di autonomia e di libertà possono variare moltissimo in base all’epoca storica, al luogo geografico o alla classe sociale di appartenenza.