Anassilaos ricorda Umberto Boccioni Ecco tutte le iniziative messe in campo
di Caterina Sorbara
Con la presentazione agli amici e ai soci di alcuni bozzetti relativi alle cartoline commemorative di Umberto Boccioni, l’Associazione Culturale Anassilaos, ha organizzato una serie di iniziative volte a ricordare l’artista nel centenario della morte.
Per ribadire la modernità e l’attualità dell’arte di Boccioni – ha ricordato il Presidente del Sodalizio Stefano Iorfida – abbiamo privilegiato, sulle numerose immagini di Reggio Calabria pre-terremoto,forse filologicamente e storicamente più idonee a ricordarne la nascita avvenuta nell’ottobre del 1882, alcune immagini attuali della nostra città.
Non saremo certamente all’altezza della importante mostra su “Umberto Boccion, Genio e Memoria” inaugurata il 25 marzo scorso a Milano– (“una città che fa onore all’Italia anzi la rappresenta lei sola”–scriveva all’amico Severini) – che i curatori, per la mole dei documenti esposti (disegni, fotografie, testi),hanno definito “Mostra di ricerca e di strumenti di studio”, ma come reggini non potevamo mancare ad un appuntamento così importante dal momento che Umberto Boccioni è nato nella città della Fata Morgana ed è vissuto per qualche anno a Catania (1898-1899), un periodo il suo di formazione “meridionale” che non pochi studiosi, da Maurizio Calvesi a Luigi Tallarico, considerano fondamentale.
Anzi è lo stesso Tallarico, più volte in passato ospite dell’Associazione Anassilaos, a citare, in un suo importante saggio dedicato a Boccioni, un passo dello stesso fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti “Da pupo a Reggio Calabria e da giovanetto a Catania…egli conobbe intimamenteil capriccio dei venti, la varietà delle navi, l’ambizione romantica delle nuvole, le morbosità perfide e maligne delle correnti marine…Certo gli furono amici i limoneti e gli aranceti con le loro masse di verde variegate d’oro giallissimo sul turchino intenso del mare. Si inerpicò per fianchi delle montagne che armonizzano…la selvaggeria africana dei fichi d’india con la delicatezza dei fogliami dell’olivo, il candore delle spiagge e l’ombra dei piroscafi all’ancora”. La nostra città non può dunque che essere orgogliosa di avere dato i natali ad un artista la cui opera, nel corso degli anni e al netto delle incomprensioni e degli equivoci politici e ideologici, viene considerata di importanza fondamentale nello sviluppo dell’arte contemporanea.
“Umberto Boccioni da Reggio Calabria all’eternità” sarà dunque il tema conduttore di una serie di incontri che l’Associazione Culturale Anassilaos dedicherà all’artista nel centenario della scomparsa avvenuta nelle prime ore dell’alba del 17 agosto del 1916. La biografia umana e artistica di Boccioni, alla luce dei diari, delle lettere e dei manifesti da lui promossi, realizzati e firmati, sarà oggetto di una ricostruzione tesa a inserire l’artista nel complesso crogiuolo nazionale ed europeo nel quale maturò, con il Futurismo lanciato da Marinetti, anche la sua vocazione di pittore e scultore nonché di teorico dell’arte, a confronto incessante con le correnti artistiche più vive dei primi anni del Novecento, dall’Impressionismo maturo di Cezanne al Divisionismo di Segantini e Previati, dal Cubismo fino al simbolismo nordico di Munch. Questa stessa biografia, oggetto di uno specifico incontro inserito negli Stati Generali della Cultura, sarà anche oggetto di uno spettacolo vero e proprio, in corso di realizzazione da parte di Anassilaos, con lettura dei testi e immagini di opere di Boccioni a fare da scenario ideale. In occasione poi dell’emissione del francobollo commemorativo previsto per il 17 agosto l’Anassilaos realizzerà una mostra storico-filatelica dedicata a Boccioni, al Futurismo e agli artisti italiani ed europei che ne hanno influenzato la formazione e la maturazione artistica; uno spaccato “filatelico” della grande arte figurativa tra Ottocento e Novecento, all’interno della quale troveranno posto le cartoline omaggio.
Nella giornata del 17 agosto infine gli amici di Anassilaos si troveranno dinanzi alla lapide, in Piazza Duomo, che ricorda il luogo di nascita dell’artista, avvenuta in un edificio di via Cavour 42 (l’edificio originario è andato distrutto nel sisma del 28 dicembre) per una breve intensa cerimonia commemorativa alla quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini.