Anche gli studenti di Condofuri Marina potranno tornare sui banchi di scuola
redazione | Il 24, Set 2014
Il ritardo è dovuto ai lavori di ammodernamento dei plessi didattici
Anche gli studenti di Condofuri Marina potranno tornare sui banchi di scuola
Il ritardo è dovuto ai lavori di ammodernamento dei plessi didattici
In lieve ritardo rispetto alla data fissata dall’USR Calabria, per via dei tanto sospirati lavori di adeguamento ed ammodernamento a favore del plesso ospitante le scuole Elementari e Medie, a metà della settimana corrente salvo ulteriori rinvii, anche Condofuri Marina vedrà finalmente il ritorno degli alunni sui banchi di scuola in un edificio rinnovato e reso sicuramente più accogliente e più sicuro.
Per l’occasione, con una nota, Roberta Parisi, Maria Pontari e Susanna Larnè, rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’Istituto del comprensivo “Bova Marina – Condofuri – Palizzi”, rivolgono un messaggio di buon avvio di anno scolastico a tutti gli alunni ed a tutti gli operatori scolastici, nonché un caloroso saluto di benvenuto al nuovo Dirigente scolastico, prof.ssa Consolata Irene Mafrici subentrata a Pietro Natoli dopo il collocamento in quiescenza di quest’ultimo.
Con l’auspicio che tutti coloro che vivono la scuola, chi temporaneamente in quanto studente e chi invece dell’istituzione ha fatto la propria missione di vita prima che il proprio impiego, possano affrontare al meglio e soprattutto con serenità questo nuovo percorso, esprimiamo fin d’ora – dicono le esponenti del Consiglio – tutta la nostra disponibilità alla collaborazione, nel rispetto dei ruoli, per il raggiungimento degli obiettivi che la scuola si prefigge, come abbiamo sempre fatto, nell’interesse dei nostri ragazzi e nel rispetto dei genitori che ci hanno accordato la loro fiducia, ribadendo l’appartenenza di tutti, nessuno escluso, ognuno con il proprio ruolo e con i propri mezzi, alla comunità scolastica ed educativa, trampolino di lancio e fucina di coloro che domani saranno chiamati a sostenere il peso del futuro. Riteniamo ancora la Scuola un’istituzione con l’iniziale maiuscola – proseguono le rappresentanti condofuresi dell’organo collegiale – poiché rappresenta la base per la formazione di persone migliori e cittadini consapevoli attraverso lo sviluppo di capacità e conoscenze seppure su un percorso sempre più accidentato ed ostacolato da una politica che spesso antepone solite esigenze di bilancio a discapito di qualità e quantità dell’offerta formativa che sovente viene garantita grazie allo spirito di abnegazione e di sacrificio di docenti ed impiegati ormai ridotti allo stremo delle forze.
Confidiamo in questo nuovo anno scolastico come l’anno della svolta, del cambiamento, della riconquista dell’identità e della dignità della scuola in genere – incalzano Parisi, Pontari e Larnè – dopo la fallimentare esperienza della precedente dirigenza quale conseguenza dell’infelice accorpamento, sempre imposto dalle ciniche forbici del risparmio, dell’Istituto scolastico di Condofuri a quello di Bova Marina-Palizzi che ha dato vita all’odierno Istituto comprensivo, andato così incontro, dal nostro punto di vista, ad alcuni anni di tenebra se non addirittura ai peggiori della propria esistenza, in cui si è avuta l’impressione che a prevalere fossero i personalismi, gli autoritarismi e le autoreferenzialità piuttosto che lo spirito di sacrificio e di attaccamento al dovere, peculiarità essenziali del contesto scolastico.
Quali rappresentanti del Consiglio d’Istituto per i plessi di Condofuri – proseguono – spesso ci è toccato starcene in disparte, relegate in un angolo dal Dirigente scolastico e da buona parte del resto dell’organo di rappresentanza fedele al motto “vivi e lascia morire”, in ossequio al quale mai si sarebbe contrapposta, per timore o per smisurata gratitudine, alle direttive di chi riteneva, non mancando di sottolinearlo, di detenere le chiavi del potere, escludendo categoricamente qualsiasi proposta di collaborazione, qualsiasi suggerimento ed ignorando sistematicamente persino richieste e reclami formali che gli addetti all’ufficio protocollo spesso avrebbero preferito non ricevere e che, se costretti hanno acquisito con evidente ritrosia, forse consapevoli di contravvenire, così facendo, alle disposizioni perentorie di chi aveva fatto di una presidenza il proprio centro del potere.
Anche se ci tocca prendere atto, nella circostanza, del fallimento della democrazia, perché appartenendo e coinvolgendo la collettività sempre di ciò si tratta seppure in ambito scolastico e ristretto – chiosano le signore con evidente disappunto – il tempo, nostro malgrado ci ha dato ragione laddove è stato ignorato il nostro appello, all’atto dell’accorpamento di evitare che le scuole di Condofuri diventassero la “Cenerentola” del nuovo Istituto comprensivo che invece ha continuato ad essere rappresentato dai plessi bovesi oltre che per essere l’ovvio e legittimo centro nevralgico dell’attività amministrativa, anche il luogo da fare assurgere agli onori della cronaca attraverso attività extrascolastiche, iniziative culturali, convegnistica ed altro alle quali gli alunni di Condofuri, così come di Palizzi, tutti forse ingiustamente figli di un dio minore, raramente sono stati chiamati a partecipare ostacolati da insormontabili problematiche di natura logistica; il tempo ci ha dato ragione laddove ci è toccato assistere a scene in cui genitori con l’esigenza di conferire con il dirigente Natoli, dopo lunghe attese, si sono visti rimandati a data da destinarsi per indisponibilità di un personaggio occupante un ufficio in cui, dato il contesto, la porta dovrebbe essere sempre aperta ad accogliere qualsiasi forma di interlocuzione, che si tratti di un semplice apprezzamento per l’operato così come di un suggerimento così come di una lamentela o della manifestazione di un disagio vissuto magari da chi la scuola la frequenta.
Purtroppo non è stato così – affermano ancora – e chi rappresentava all’epoca la massima carica dell’Istituto scolastico comprensivo di cui Condofuri fa parte, non ha saputo o non ha voluto cogliere quei segnali espressione di un disagio vissuto soprattutto da alcune allieve che proprio all’interno del “fiore all’occhiello” rappresentato dalle scuole Medie bovesi, loro malgrado si sono ritrovate vittime dello squallore e della miseria morale di un insegnante di musica protagonista di una storia a sfondo sessuale su minori della quale mai avremmo voluto sentirne parlare. A chi ha anteposto la salvaguardia dell’immagine di fronte ad una simile bassezza morale prima che ad un reato, per forza di cose si è dovuta contrapporre la determinazione ed il coraggio di alcune mamme, alle quali va tutto la nostra stima, che hanno optato per la denuncia agli organi competenti, con i risultati che oggi la stampa ci riferisce.
Ribadendo il nostro “in bocca al lupo” a tutti, riponiamo quindi la massima fiducia nella nuova Dirigente scolastica – concludono le rappresentanti del Consiglio d’Istituto – affinché si possa instaurare un nuovo percorso basato su una coraggiosa e dinamica inversione di tendenza abbinata ad una gestione scrupolosa dell’istituzione scolastica, anche attraverso l’innovazione dei metodi relazionali con maggiore comunicazione e trasparenza tra tutte le figure, genitori in primis, di cui la Scuola si compone; tutto ciò ad esclusivo beneficio degli uomini e delle donne di domani i quali sin da oggi devono essere però avviati sulla strada del rispetto reciproco e delle norme sociali, dell’impegno, della solidarietà e di tutte quelle caratteristiche in grado di contribuire ulteriormente a migliorare le sorti di questo territorio per troppo tempo sottovalutato e denigrato.