Ancora novità in etichettatura Dal 1° aprile scatta l’indicazione del Paese d’origine o di provenienza per le carni suine, ovi-caprine e dei volatili
E’ in vigore dal 1° aprile il Regolamento di esecuzione n. 1337/2013 della Commissione, del 13 dicembre 2013 che fissa le modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1169/2011 in materia di indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni (fresche, refrigerate o congelate) di animali della specie suina, ovina, caprina e dei volatili.
Al momento, dunque, restano fuori dall’applicazione della nuova normativa la carne equina, per la quale Fiesa Assomacellai ha invitato i Ministeri competenti – MiPAF e Salute – a provvedere quanto prima, segnalando le forti criticità del comparto, e quella cunicola oltre alla carne suina trasformata in salumi.
“A quindici anni dallo scandalo della BSE, comunemente noto come della mucca pazza, ancora non si conclude, per le resistenze dei grandi produttori europei – dice il Presidente Fiesa Gianpaolo Angelotti – il processo di completa tracciabilità delle carni iniziato con il Regolamento 1760/2000 che disciplinò l’etichettatura delle carni bovine introducendo l’obbligo di indicare luogo di nascita accanto a quello di allevamento e macellazione. Da quella lezione la filiera imparò molto, ma molto resta ancora da fare, soprattutto nel settore equino – dove permangono criticità che non si vogliono affrontare”.
Avremo dunque anche sulle carni ovi-caprine, suine e dei volatili informazioni che indicano lo Stato membro o il Paese terzo in cui è stato allevato e macellato oppure quello dell’origine se l’animale in questione è nato, allevato e macellato in un unico Stato.
Il regolamento prevede che gli operatori interessati del settore alimentare – a prescindere dalla fase della filiera, produzione o distribuzione – debbano garantire il processo di tracciabilità delle informazioni relative alle diverse fasi di lavorazione, produzione e distribuzione in modo da poter certificare l’abbinamento tra le carni e l’animale, o il gruppo di animali, e il relativo processo produttivo che ha alle spalle.
In questo senso, l’operatore che confeziona o etichetta la carne è anche colui che garantisce la corrispondenza delle informazioni in etichetta e la relativa fornitura di carne arrivata al punto vendita e immessa al consumo.