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Ancora sbarchi a Corigliano, Geraci: Assistenza impossibile”

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CORIGLIANO CALABRO (CS) – Come annunciato nelle scorse ore sono giunti in Calabria, parte a Corigliano e parte a Crotone, altri mille migranti tratti in salvo dalla Marina Militare nel corso dei vari interventi nel mediterraneo. Per quanto riguarda Corigliano la nave Driade della Marina Militare è giunta nel porto della città del Cosentino con a bordo 475 migranti, di varie nazionalità, tra cui sono 376 uomini e 99 donne di cui nove incinte. Novantaquattro sono i minorenni di cui sessanta non accompagnati. Tutti sono in buone condizioni di salute. Nel porto di Corigliano Calabro sono state predisposte le attività di soccorso e prima accoglienza. Sono presenti polizia, carabinieri, guardia di finanza, Capitaneria di porto, protezione civile e medici dell’azienda sanitaria ed ospedaliera. Le attività sono coordinate dalla Prefettura di Cosenza. Al termine delle operazioni di accoglienza i migranti saranno destinati ai centri di accoglienza.

“Così come avevamo già dichiarato e spiegato nelle ultime precedenti occasioni, il Comune di Corigliano non è in grado di garantire materialmente e finanziariamente la richiesta assistenza allo sbarco di ulteriori immigrati al porto”.

È quanto ha ribadito nella giornata di ieri il Sindaco Giuseppe GERACI agli uffici ed ai responsabili della Prefettura di Cosenza che hanno allertato l’Amministrazione Comunale del confermato arrivo di circa 400 migranti tra il pomeriggio e la serata di oggi.

Non possiamo che ribadire – dichiara il Sindaco – che resta del tutto fallimentare la gestione nazionale dell’emergenza migranti da parte del Governo nazionale. Con molta probabilità, il Presidente del Consiglio ed il Ministro continuano a non avere alcuna cognizione della situazione reale di grave disagio vissuta nei nostri territori e dalle stesse prefetture, di fatto esecutrici di direttive che prescindono forse dalla conoscenza delle effettive risorse disponibili nei comuni. Come Amministrazione Comunale non abbiamo ancora neppure rendicontato le spese già anticipate per gli sbarchi precedenti. Personale ed uffici comunali, soprattutto quello manutentivo particolarmente richiesto in queste circostanze, sono impegnati 7 giorni su 7 e spesso per intere giornate su tutte le emergenze quotidiane, non riuscendo a dare risposte adeguate alla serie di disagi già patiti dalla nostra cittadinanza. Il taglio continuo di trasferimenti agli enti locali, unitamente alla già grave situazione di precarietà finanziaria del nostro Comune rende complicato, talvolta impossibile, perfino garantire l’ordinaria amministrazione e la stessa erogazione di servizi essenziali come, per fare solo tre esempi, quelli idrico, fognario e della viabilità. Stando così le cose è incosciente ed irresponsabile scaricare, così come continua a fare il Governo nazionale, sulle prefetture e, da queste, a catena, nel giro di sole 24 ore, sui sindaci, emergenze letteralmente ingestibili e che non fanno altro che bloccare l’intera macchina comunale, aggravando situazioni che sono già di evidente difficoltà, note e conclamate. Per queste ragioni, senza alcuna retorica né sentimenti ostativi di nessun tipo che non ci appartengono, abbiamo comunicato alla Prefettura di Cosenza che non potremo prestare se non un’assistenza minima alle operazioni di sbarco di ulteriori migranti, domani e nelle prossime settimane. Corigliano e la Sibaritide non sono nelle condizioni economiche e generali di gestire altro se non l’erogazione dei servizi essenziali sul proprio territorio. Se ne prenda definitivamente atto ed a livello nazionale si assumano, attraverso una diversa interlocuzione con l’Unione Europea, le determinazioni che una sciagura di portata internazionale ed epocale come quella in corso sulle e dalle coste libiche necessariamente richiede, senza alcun vergognoso scaricabarile istituzionale e politico.