“Annullare consulenza ad personam dell’Asp di Cosenza” Monito di Nesci e Parentela (M5S) a Scura, Urbani e Fatarella
«Rispetto alla volontà del dg dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, di mantenere in piedi una consulenza ad personam per improbabili interventi di chirurgia tiroidea all’ospedale di San Giovanni in Fiore, intervengano i commissari per il rientro dal disavanzo sanitario e il dg del dipartimento regionale Tutela della Salute». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: «In merito all’utilità e alle modalità della consulenza, il dg Mauro ci ha fornito spiegazioni inaccettabili, che respingiamo con forza. Nessuno può consentire che in un ospedale come quello di San Giovanni in Fiore, nel quale c’è, per esempio, un servizio di cardiologia per appena sei ore, si brucino risorse pubbliche per un’attività chirurgica che non avrebbe senso né strumenti operativi, partendo dalla mancanza di terapia intensiva. Perciò abbiamo chiesto i dovuti provvedimenti del caso ai commissari Scura e Urbani, nonché al dirigente generale Fatarella, chiamati a rispondere al più presto». «Insistere – incalzano i due parlamentari 5 stelle – nell’evidente narrazione e nell’affermare che la convenzione è per un’intera équipe, mentre la stessa è data al singolo, significa offendere l’intelligenza comune e ignorare i bisogni reali della struttura ospedaliera, posta a mille metri sul livello del mare e con pesanti difficoltà di collegamento, soprattutto d’inverno». «Ricordiamo – concludono Nesci e Parentela – che la convenzione è partita dallo scorso 5 settembre. A distanza di due mesi vogliamo sapere da Mauro quanti interventi ha eseguito il chirurgo prescelto e, in caso di dato insignificante, se il dg non ritenga doveroso dimettersi all’istante. Senza pudore, infine, la maggioranza politica Pd-Socialisti ha sponsorizzato questa grave e ingiustificabile anomalia della sanità pubblica, pagata con le tasse di tutti».