Anoia, l’Avis si mobilita contro il femminicidio e per Amatrice La proiezione di un cortometraggio sulla vita di Arcangela Filippelli è stata l'occasione di dibattito sul tema del femminicidio ma anche per una raccolta fondi in favore di Amatrice
di Giuseppe Campisi
Anoia – Con la proiezione del cortometraggio sulla breve vita della giovane martire
Arcangela Filippelli si tornati a mettere il dito nella piaga sempre
attuale del femminicidio. Una triste vicenda di fine ‘800 con
protagonista una giovane donna calabrese dai grandi sentimenti cattolici
che in un tentativo di stupro ad opera di un compaesano perse la vita
barbaramente. La proiezione del film “Arcangela Filippelli. Martire di
purezza” – promossa dalla locale sezione dell’Avis, diretto dal regista
Franco Barca, prodotto dal Centro studi “Don Ciccio Salvino” in
collaborazione con il settimanale diocesano “Parole di Vita” –
richiamando la partecipazione di un attento pubblico è avvenuta presso
la chiesa vecchia di San Nicola ed è stata nient’altro che la cronaca
attualizzata di un crimine senza tempo e che vede soccombere, quasi
sempre, la figura femminile per mano di un criminale. Una vicenda, per
la quale è in corso la causa di canonizzazione, ritornata alla ribalta
in Calabria anche per effetto dei recenti fatti di Melito e sulla quale
anche il parroco, don Cesare Di Leo, ha voluto porre l’accento
sottolineando la nutrita presenza di sante figure calabresi, per lo più
sconosciute al grande pubblico, che diffondendo il messaggio del perdono
si stagliano quali esempi di virtù cristiana. Presenti anche don Enzo
Gabrielli, postulatore della causa di canonizzazione della giovane
martire cosentina, e l’attore reggino Giacomo Battaglia tra i
protagonisti del film che, insieme ad altri attori, anche non
professionisti, ha offerto la propria collaborazione per la
realizzazione della pellicola a titolo gratuito. Anche Battaglia si è
soffermato sulla trama del film rapportandola alla vicenda occorsa a
Melito stigmatizzando fortemente l’azione dei responsabili del gesto ma
anche ricordando l’incresciosa attualità di un crimine spregevole come
quello della violenza contro le donne e del femminicidio. In chiusura,
dopo i saluti e i ringraziamenti del sindaco della città Alessandro
Demarzo, spazio all’intervento di Fabio Martino, socio AVIS, il quale ha
informato che la proiezione del film è stata anche l’occasione per una
raccolta di fondi da devolvere in favore dei terremotati di Amatrice.