Anomalie nelle elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino
redazione | Il 16, Nov 2011
Confagricoltura e Cia di Reggio Calabria chiedono l’annullamento
Anomalie nelle elezioni del Consorzio di bonifica tirreno reggino
Confagricoltura e Cia di Reggio Calabria chiedono l’annullamento
Le anomalie nelle procedure di svolgimento delle elezioni del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino, segnalate da alcuni consorziati, tenute in data 13 novembre 2011, hanno indotto la Dirigenza di Confagricoltura e Cia di Reggio Calabria a presentare, agli organi competenti (Commissario, Assessore e Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Presidente della Giunta Regionale e Struttura regionale di controllo sugli atti dei Consorzi di Bonifica), la richiesta di annullamento della consultazione elettorale.
A parere delle due Organizzazioni Professionali Agricole reggine le violazioni riscontrate sarebbero in particolare tre. La prima riguarda l’esercizio della delega da un consorziato ad altro appartenente alla stessa sezione fatta presentare cinque giorni prima delle votazioni. Infatti, da quanto evidenziato dalle due Organizzazioni, a norma dell’art. 1722 c.c. – norma imperativa che non può essere derogata da una norma regolamentare o statutaria, pena la disapplicazione delle seconde – la delega può essere revocata in ogni momento dal delegante, prima dell’esercizio del diritto in essa contenuto. Altra violazione alle norme statutarie è riferita alla falsa applicazione dell’articolo quattordici, comma tre dello statuto consortile che testualmente dispone: “I seggi elettorali di cui al successivo art. sedici sono composti da un presidente, due scrutatori ed un segretario nominati dalla deputazione amministrativa.” Norma disattesa in quanto nella deliberazione del Commissario si dispone che i segretaria siano designati dai Presidenti. E’ evidente, secondo Cia e Confagricoltura, che la nomina dei segretari ad opera dei presidenti dei seggi è palesemente in contrasto con l’articolo quattordici , comma tre dello statuto consortile. Ne scaturisce che l’elezione è da invalidare per un vizio assoluto nella composizione dei seggi, che non ammette prova contraria.
Ultima violazione è afferente alla inosservanza di quanto previsto dal comma undici dello stesso articolo quattordici dello statuto consortile in base al quale “Il presidente, prima di consegnare la scheda, accerta che il votante abbia apposto la firma accanto al proprio nome riportato sull’elenco degli aventi diritto al voto.” Constatato che tutti i presidenti di seggio non si sono attenuti a tale prescrizione, avendo contezza che ad alcuno dei votanti sia stato richiesto o che gli stessi abbiano apposto la loro firma sugli elenchi all’atto della presentazione ai seggi, ai fini dell’esercizio del regolare e valido diritto al voto, le due Organizzazioni Professionali Agricole ritengono ci siano tutti i presupposti per l’annullamento delle elezioni.
Confagricoltura e Cia evidenziano che qualora nel termine di quindici giorni dal ricevimento del ricorso amministrativo non sia disposto l’immediato annullamento della consultazione elettorale di rinnovo del Consorzio Tirreno Reggino, tenutasi il tredici novembre scorso, si vedranno costretti a ricorrere all’Autorità Giudiziaria competente per quanto di Legge, con inutile aggravio di spese per le casse erariali, in caso di acclarata soccombenza in giudizio.