Oppido Mamertina (RC) – Operazione antibracconaggio portata a termine dagli Uomini del Corpo Forestale dello Stato di Oppido Mamertina alle dipendenze del Coordinamento Territoriale dell’Ambiente di Reggio Calabria. Fermato un presunto bracconiere che catturava ghiri (glis glis).
Nell’espletamento del servizio antibracconaggio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato , durante un servizio di perlustrazione all’interno del bosco costituito da piante di alto fusto di faggio e leccio sito in località “Pantanelle” in agro del Comune di Varapodio, zona ricadente all’interno del perimetro del Parco dell’Aspromonte, notavano lungo una pista in terra battuta occultata dietro un sentiero la presenza di un’autovettura tipo Fiat Fiorino del tipo cassonato; pertanto la pattuglia decideva di continuare la perlustrazione a piedi percorrendo la pista in terra battuta al termine della quale accertavano la presenza di un uomo, che alla vista dei militari assumeva un atteggiamento irascibile. Il personale CFS decideva quindi di procedere a perquisizione personale , successivamente estesa all’autovettura al fine di individuare l’eventuale presenza di armi o altri oggetti atti ad offendere.
Dalla perquisizione personale è emerso che l’uomo , C.P. di 68 anni di Platì (RC), aveva occultato all’interno di una delle tasche del giubbotto che indossava, n. 4 ghiri (Glis Glis), dall’ispezione sui quali risultava che sui mammiferi morti non erano presenti segni di arma da fuoco ma erano ben visibili segni di schiacciamento sulle vertebre; segno evidente che la cattura era avvenuta con l’ausilio di trappole simili a quelle utilizzate per la cattura dei topi.
L’uomo, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per esercizio di attività venatoria all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte e sono stati inoltre posti sotto sequestro gli esemplari di ghiro rinvenuti per palese violazione delle norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio.
La cattura dei ghiri all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte è una pratica che il Corpo Forestale dello Stato combatte costantemente in quanto i piccoli mammiferi , specie particolarmente protetta, sono stati inseriti dalla Convenzione di Berna come specie minacciata di estinzione. Inoltre se venduti per uso alimentare possono raggiungere il prezzo di circa 100 euro al chilo.