Anticorruzione: Severino, faro’ altre leggi ma norma non cambi
redazione | Il 20, Ott 2012
‘Non favorisce corrotti’
Anticorruzione: Severino, faro’ altre leggi ma norma non cambi
‘Non favorisce corrotti’
ROMA – La legge anticorruzione approvata al Senato “non favorisce i corrotti”. “Qui nessuno favorisce i corrotti, tant’é che voglio riformare la prescrizione”. Lo afferma a Repubblica, il ministro della Giustizia, Paola Severino che respinge le critiche al testo di legge e annuncia che farà altre leggi anti-corruzione.
“Come si concilia – afferma Severino sull’accusa di favorire i corrotti – una simile falsa affermazione con un ddl che inserisce nuove figure di reato quali la corruzione tra privati e il traffico di influenze illecite, fino a pochi mesi fa osteggiate da quanti le ritenevano troppo punitive? Come si concilia con la circostanza che la legge prevede rilevanti aumenti di pena per la gran parte delle fattispecie di reato? Come si concilia con la circostanza che si prevedono ampliamenti delle pene accessorie? Il Paese – osserva il Guardasigilli – sarebbe molto più grato se venisse informato correttamente sui contenuti della legge”. Severino apre quindi all’ipotesi di altri interventi: “Per me ‘andare piu’ in la” vuol dire completare questo primo passo importante con altri: prescrizione, reati societari, auto-riciclaggio, che non potevano stare tutti insieme”.
Per quanto riguarda i processi in corso a Berlusconi e Penati, Severino replica: “Nel primo la prescrizione dovrebbe maturare intonro al 2020, con ampie possibilità che tutti i gradi di giudizio vengano percorsi, nel secondo parliamo di reati o che già sono prescritti con le attuali regole o che sono destinati a rimanere in piedi fino al 2016-2017”, in ogni caso, il ministro assicura di essersi “fatta carico” di entrambi i processi in corso stendendo il provvedimento. “fino a pochi mesi fa – afferma infine difendeno la legge – pareva impossibile un risultato del genere”.
Sul provvedimento anti corruzione “sono state superate le resistenze dei partiti”. “Non mi risulta che governi, anche di colore opposto anche a quello ci ha preceduto, abbiano realizzato provvedimenti più esemplari di questo”. Così il premier Mario Monti in conferenza stampa a Bruxelles. “Ci sono aspetti nei quali il governo avrebbe voluto andare un po’ più in là”, ma “se questa cosa sarà confermata così alla Camera, lo considero un passo avanti, facile da criticare oggi in quanto non perfetto, ma sul quale credo che anche coloro che lo criticano non avrebbero scommesso un centesimo di vederlo tradotto in legge”, aggiunge il presidente del Consiglio.
Critico il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: “La legge sulla corruzione è uscita blanda, blanda, blanda. Bisognerà rimetterci mano”, afferma.
“Il parere del Csm sarà sostanzialmente positivo, pur con criticità che abbiamo il dovere di sottolineare”. Lo precisa il vice presidente del Csm, Michele Vietti, sottolineando come tali criticità “si appuntano sul regime generale della prescrizione” e semmai sulla Cirielli.
“Le anticipazioni giornalistiche sul parere del Csm – ha detto Vietti a margine di un convegno in Cassazione – sono basate su bozze in gran parte superate e rischiano di essere fuorvianti”. Il vicepresidente del Csm ha spiegato come la VI commissione sia ancora al lavoro sul testo del parere sul ddl anticorruzione “e solo lunedì licenzierà il testo nella versione definitiva”, quindi il plenum potrà approvarlo nella riunione di mercoledì. Vietti ha anticipato che “non si tratterà certo di una stroncatura ma anzi di una valutazione sostanzialmente positiva, pur in presenza di rilievi critici”. Peraltro, le critiche al ddl sotto il profilo della prescrizione non dipendono da questa legge “ma da un problema di carattere generale su cui tante volte il Csm ha richiamato la necessità di un intervento”. “La prognosi di morte precoce di un processo – ha concluso Vietti – è troppo spesso ricorrente”.