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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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Antigua, ville premier in cambio di taglio debiti

Antigua, ville premier in cambio di taglio debiti

| Il 12, Dic 2010

Stasera nuova puntata di Report sul caso dell’isola caraibica. Idv: Berlusconi spieghi i suoi investimenti

Antigua, ville premier in cambio di taglio debiti

Stasera nuova puntata di Report sul caso dell’isola caraibica. Idv: Berlusconi spieghi i suoi investimenti

 

ROMA  – Le ville in cambio della riduzione del debito di Antigua. Report torna ad occuparsi del caso dell’isola caraibica e, nella puntata che andrà in onda questa sera, tira di nuovo in ballo Silvio Berlusconi. Secondo alcune testimonianze raccolte dalla trasmissione di Rai Tre, e anticipate dai quotidiani ‘Repubblica’ e ‘Unita”, il presidente del Consiglio avrebbe favorito la riduzione del debito nei confronti dell’Italia in cambio del via libera alla costruzione di un resort di lusso e di alcune ville. Secondo le testimonianze raccolte dalla redazione di Milena Gabanelli, il premier sarebbe coinvolto in prima persona nell’operazione immobiliare. Berlusconi, che nel paradiso fiscale avrebbe investito 32 milioni di euro attraverso alcune società offshore, sarebbe infatti intervenuto in prima persona per ridurre il debito estero di Antigua di oltre 73 milioni. Nel 2004 la Sace, società controllata dal Tesoro che paga in anticipo le imprese italiane quando i governi stranieri non saldano le fatture per poi rivalersi sugli stessi governi, avrebbe infatti accettato di ricevere da Antigua – è la ricostruzione di Report – 11,3 milioni di euro al posto degli 84,5 pagati anticipatamente. L’attività immobiliare nell’isola sarebbe iniziata l’anno dopo. Una coincidenza sospetta, per l’Italia dei Valori, che chiede al presidente del Consiglio di “spiegare al Parlamento e al Paese – afferma il portavoce del partito Leoluca Orlando in una nota – la sua reale posizione sugli investimenti immobiliari nell’isola di Antigua”. “Il dittatorello di Arcore rappresenta un pericolo per la democrazia del Paese – va giù duro Orlando – e per questo deve essere mandato a casa. Ci auguriamo – conclude – che tutto ciò avvenga martedì, con il voto di sfiducia alla Camera”.