Antonio Caridi (FI): “Platì ai platiesi” "Non si attacca la persona ma le scelte illogiche del Governo"
La politica Renziana, tra segretezza e mistificazione, tra accuratezza
mediatica e false illusioni, sta realmente toccando il fondo nel Meridione.
Una politica che mira sostanzialmente ai numeri, una politica colonialista
che nell’ultima uscita del premier Renzi, in riferimento alle prossime
elezioni nel Comune di Platì, continua a prendere in giro i cittadini e
quel senso d’appartenenza, andato ormai alla rovina. Non si tratta di
patriottismo insensato ma di attaccamento al territorio, ai problemi della
propria terra e alla voglia di contribuire alla risoluzione di quelle
difficoltà che hanno reso, soprattutto in passato, la vita politica e
quotidiana difficile a Platì; tutti elementi che il premier pensa non siano
realmente importanti o quantomeno sottovalutabili nel momento in cui, dal
palco della Leopolda, lancia la candidatura di Anna Rita Leonardi a sindaco
di Platì in Calabria.Chiaramente, come è giusto che sia, Renzi fa leva su temi importanti quali
coraggio e determinazione nel promuovere la propria candidata che, a
trent’anni ha deciso di intraprendere un percorso molto difficile,
considerando che, questa realtà è stata caratterizzata da due scioglimenti
del Comune per mafia e dalla morte di alcuni amministratori locali. Ma mi
chiedo:” perché importare una candidata, coraggiosa e incosciente che sia,
e non ritrovare la personalità giusta, all’interno del territorio, che ha
la determinazione necessaria per ripartire, avendo, giocoforza,
maggiormente a cuore i problemi della sua terra?Apparentemente non ci sarebbe una risposta logica nella scelta di Renzi di
portare avanti la candidatura di Anna Rita Leonardi ma le ripercussioni
sarebbero pesanti; non si considera, infatti, che si andrebbe a mortificare
una popolazione che da anni non ha un’amministrazione democraticamente
eletta governata dal Commissario Prefettizio Dott. Luca Rotondi, stimato ed
apprezzato dal popolo platiese, ma che ha la necessità di cambiar rotta;
non si darebbe la possibilità di crescere a chi vive il territorio ogni
giorno e si andrebbe così ad umiliare per l’ennesima volta il cittadino.Emblematiche, a tal proposito, le parole del Sindaco di Locri Giovanni
Calabrese che, reputando provocatoria la sponsorizzazione del premier
Renzi, afferma che Platì ha la necessità di reagire, di svegliarsi e non
farsi ingannare dai giochi di governo; è questa la motivazioni che lo
spinge a prestare attenzione a candidature di tutt’altro genere, due
personalità, innanzitutto platiesi, come la giovane MARGHERITA CATANZARITI,
giornalista e scrittrice, ed Antonella Reitano, Professore Ordinario
all’Unical, per scendere in campo per candidarsi alla guida di un nuovo
movimento che veda Platì governato dai propri cittadini.Il paradosso, per concludere, riguarda la sede del partito nel piccolo
centro dell’Aspromonte che sembra aver chiuso i battenti; a testimonianza
di ciò, Domenico Trimboli, pensionato, tornato dopo aver trascorso buona
parte della sua vita a Milano, sostiene: “c’è stata soltanto una riunione
col segretario provinciale Romeo in cui non sono state prese significative
decisioni. Le tessere non sono mai arrivate, nessun organismo è stato
creato. Per farla breve, il partito non è mai nato”.
Senatore Antonio Caridi