Antonio Lo Giudice, resta in carcere
redazione | Il 13, Mag 2011
Accusato di aver pianificato l’attentato alla Procura Generale di Reggio Calabria
Antonio Lo Giudice, resta in carcere
Accusato di aver pianificato l’attentato alla Procura Generale di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – Il Tribunale della liberta’ ha respinto il ricorso del boss pentito Antonino Lo Giudice contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei suoi confronti dalla Dda catanzarese nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati contro i magistrati reggini. Nei giorni scorsi, il Tribunale aveva respinto le analoghe richieste per le altre tre persone arrestate per lo stesso motivo: il boss Luciano Lo Giudice, fratello di Antonino; il presunto armiere della stessa cosca, Antonio Cortese, e Vincenzo Puntorieri, legato a Cortese. Antonino Lo Giudice, dopo la decisione di collaborare con la magistratura – che ha fatto seguito al suo arresto avvenuto per altri motivi – si e’ autoaccusato di essere stato il mandante degli attentati insieme al fratello Luciano e ha chiamato in causa Cortese e Puntorieri, indicandoli come gli esecutori materiali. Sulla base delle sue dichiarazioni e delle indagini svolte, la Dda di Catanzaro ha chiesto al gip l’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare, che sono state eseguite il 15 aprile scorso. Ai quattro vengono contestati gli attentati compiuti il 3 gennaio contro la Procura generale di Reggio Calabria e il 26 agosto contro il portone dell’abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro, e l’intimidazione al Procuratore della Repubblica di Reggio, Giuseppe Pignatone, con il ritrovamento, avvenuto il 5 ottobre, di un bazooka a poche centinaia di metri dalla sede della Dda.