Antonio Papalia sulla Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo
redazione | Il 10, Ago 2012
Per il consigliere delegato alle Politiche del Lavoro del comune di Palmi “la giornata dell’8 agosto non deve rimanere evento meramente celebrativo ma spunto per azioni preventive e repressive”
Antonio Papalia sulla Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo
Per il consigliere delegato alle Politiche del Lavoro del comune di Palmi “la giornata dell’8 agosto non deve rimanere evento meramente celebrativo ma spunto per azioni preventive e repressive”
Di seguito la nota diffusa dal Consigliere delegato alle Politiche del Lavoro Antonio Papalia:
L’8 agosto scorso si è celebrata la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle e di tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero.
La ricorrenza offre importanti spunti di riflessione.
La Costituzione, norma generale dello Stato e della Nazione, punto di riferimento dei cittadini italiani e degli Amministratori, all’art. 1 statuisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Le problematiche occupazionali risentono oggi di una crisi sistemica e strutturale che si sta affrontando solo a piccoli passi e con interventi spesso non conducenti.
La diffusa disoccupazione, il sempre più frequente ricorso alla cassa integrazione, la triste attitudine dei nostri giovani, disposti a qualunque rischio pur di lavorare, sono segnali forti e preoccupanti dinanzi ai quali la Politica non può rimanere indifferente.
A ciò si aggiunge la questione della sicurezza sul lavoro, argomento preponderante che, purtroppo, non riesce a permeare il sostrato culturale italico.
La giornata dell’8 agosto non deve rimanere evento meramente celebrativo ma spunto per azioni preventive e repressive.
Il ricordo di Marcinelle sia l’occasione per lanciare il grido d’allarme per le morti bianche, che balzano luttuosamente agli onori della cronaca solo a fatto compiuto.
Offra inoltre lo spunto per guardare al passato, riflettendo sulla Marcinelle che ci riguarda quotidianamente: penso ai tanti immigrati che, come i gastarbeiter italiani, si offrono oggi al mondo del lavoro, spesso in condizioni disumane e senza alcuna garanzia, tantomeno previdenziale.
Nei prossimi mesi, di concerto col Sindaco Giovanni Barone e con l’Amministrazione Comunale tutta, ci adopereremo per coinvolgere attivamente i cittadini in un percorso di consapevolezza e, quindi, di civiltà.