Apposti sigilli ad azienda di lavorazione del bergamotto Riscontrata la mancata autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali
Personale della Delegazione di Spiaggia – Guardia Costiera – di Bianco congiuntamente a militari della Stazione Carabinieri di Brancaleone, ha proceduto ad apporre i sigilli ad una azienda di lavorazione di bergamotto ubicata in località contrada Pantano del comune di Brancaleone. Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione di illeciti in materia ambientale e precisamente in materia di scarti di lavorazione e reflui provenienti dal lavaggio di agrumi i militari hanno proceduto alla presenza del legale rappresentante dell’azienda, ad ispezionare lo stabilimento industriale attraverso la verifica delle modalità di scarico dei reflui derivanti dall’attività commerciale oggetto di accertamento. L’azienda, trasforma il bergamotto acquistato da terzi in succo naturale ed olio essenziale. I succhi e gli oli vengono inviati successivamente ad altre ditte di concentrazione e pastorizzazione del succo.
Dall’accertamento è emerso che l’azienda non è in possesso dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali, condizione necessaria ai sensi del Testo unico ambientale, per poter esercitare l’attività commerciale stessa. Venivano altresì riscontrate numerose infrazioni/violazioni circa la corretta gestione dei rifiuti prodotti durante le fasi di lavorazione del bergamotto. Il responsabile della ditta all’atto del controllo non è stato in grado di fornire alcun formulario inerente il conferimento di rifiuti né alcun contratto di affidamento a ditte preposte a tale scopo. L’azienda non è peraltro in possesso, per lo smaltimento dei rifiuti (rifiuti liquidi stoccati all’interno dei silos) della “caratterizzazione di base”, documento obbligatorio attestante le caratteristiche del rifiuto stesso attraverso la raccolta di tutte le informazioni necessarie per lo smaltimento finale effettuato in condizioni di sicurezza, così come previsto dalla normativa in materia.
Preso atto degli illeciti riscontrati, i militari intervenuti, sentito il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Locri, dott. Ezio Arcadi, procedevano ad identificare il sig. G.M. del 1962 ed a porre sotto sequestro probatorio le seguenti strutture:
– un capannone industriale di mq.84 completo di tutti i macchinari connessi alla lavorazione/trasformazione del bergamotto;
– un’area demaniale della superficie di 150 mq. su cui sono stoccati rifiuti solidi;
– un pozzetto di raccolta e silos stoccaggio rifiuti liquidi.
L’attività d’iniziativa posta in essere è stata convalidata dal Sostituto Procuratore dott. Arcadi della Procura della Repubblica di Locri. Le attività di monitoraggio e di controllo disposte e coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria proseguiranno senza soste al fine di garantire e tutelare l’ambiente marino-costiero. Preziosa come sempre la professionalità dimostrata dai militari della Stazione Carabinieri Forestali.