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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Approvato bilancio previsione Provincia Catanzaro Partecipata assemblea dei sindaci

Approvato bilancio previsione Provincia Catanzaro Partecipata assemblea dei sindaci
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Il consiglio provinciale di Catanzaro ha
approvato in via definitiva il bilancio di previsione anno 2015 e
pluriennale 2016-2017, dopo la riunione dell’assemblea dei sindaci che
ha registrato una massiccia presenza della rappresentanza territoriale.
La consultazione dei rappresentanti dei Comuni dello schema di bilancio
preventivo – secondo lo Statuto obbligatoria ma non vincolante – ha
registrato il voto contrario dei Comuni di Catanzaro, Lamezia Terme,
Marcellinara e Torre di Ruggiero e l’astensione di Montauro. Favorevoli
i Comuni di: Albi, Amaroni, Amato, Argusto, Badolato, Belcastro, Borgia,
Botricello, Carlopoli, Centrache, Cerva, Chiaravalle centrale, Cicala,
Conflenti, Cortale, Cropani, Davoli, Falerna, Feroleto Antico, Fossato
Serralta, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Gizzeria, Guardavalle, Isca
sullo Jonio, Jacurso, Maida, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo,
Miglierina, Palermiti, Pentone, Petronà, Pianopoli, Platania, San Floro,
San Mango D’Aquino, San Pietro a Maida, San Pietro Apostolo, San
Sostene, San Vito sullo Jonio, Sant’Andrea Apostolo, Satriano, Sellia,
Serrastretta, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San Basile,
Soverato, Soveria Simeri, Squillace, Stalettì, Taverna, Tiriolo,
Zagarise. Dei 63 sindaci o loro rappresentanti presenti, ben 58 hanno
votato a favore. La consultazione registra esito sfavorevole per via del
voto ponderato che attribuisce ai Comuni con maggiore densità di
popolazione un equivalente peso in termine di votazione, mentre risulta
prevalente la condivisione dello schema di bilancio in termini di
singola rappresentanza. L’ultima parola, comunque, come prevede la
legge, è toccata al consiglio provinciale che – successivamente
assemblea dei sindaci – ha approvato nuovamente lo schema di bilancio
annuale di previsione 2015, confermando il voto della prima lettura:
dodici i consiglieri favorevoli, contrario solo il consigliere Antonio
Montuoro.
“Quello che vi chiedo – aveva rimarcato il presidente Enzo Bruno – è di
esprimere il voto al bilancio di previsione tenendo conto dell’impegno
che abbiamo assunto di governare questa Provincia in questa particolare
fase di transizione, con poche risorse e nessuna certezza del destino
dell’Ente la cui esistenza è invece a garanzia dei Comuni, sui cui
ricadrebbe la gestione dei servizi che al momento stiamo mantenendo tra
mille sforzi. Giudicateci al momento del bilancio consuntivo, quando
potrete davvero verificare se avremo realizzato o meno quanto abbiamo
previsto. Non date un voto ideologico, spogliatevi delle casacche di
partito come ha fatto questo consiglio provinciale che pensa solo ad
amministrare al meglio una Provincia che è completamente diversa
dall’Ente che conoscevamo, sia per quanto riguarda le risorse che per
quanto riguarda le funzioni”. “Vi assicuro che tutto quello che è stato
previsto, sarà realizzato anche perché molte delle opere previste nel
Piano triennale sono già state finanziate e molte altre sono addirittura
in via di consegna. L’input che arriva dal Governo nazionale è quello di
attuare il risparmio solo puntando sul sistema delle autonomie locali:
si tagliano servizi e funzioni, ma nella confusione normativa non si
capisce come debbano essere gestiti i servizi. Ma noi qui siamo a
discutere della progettazione, di quello che faremo, della possibilità
da qui a due anni di dismettere tutti i fitti passivi che riguardano
l’edilizia scolastica, della manutenzione delle strade, la
regimentazione delle acque, la pulizia delle aste fluviali. Molte di
queste risorse sono destinate proprio alla città di Catanzaro e di
Lamezia, ma senza trascurare i territori del resto della provincia che
abbiamo ascoltato e curato, guardando in particolare alla sicurezza
della rete viaria. In questi mesi ho girato tutto il territorio, ho
recepito istanze, raccolto proposte: non è una cosa di poco conto poter
parlare ai sindaci in questa occasione, soprattutto a undici mesi
dall’insediamento. Si parla tanto di chiusura delle Province – ha detto
ancora il presidente Bruno – ma credo che in questi mesi non abbiamo
dato l’impressione di essere un Ente in dismissione. Mentre nelle altre
Province si parla di dipendenti in mobilità, noi paghiamo regolarmente
gli stipendi e ragioniamo del futuro, gestendo anche senza traumi il
trasferimento del personale alla Regione. Rivendico questo primato della
Provincia di Catanzaro. Approviamo un bilancio di previsione di grande
equilibrio – ha concluso il presidente Bruno -, frutto del lavoro dei
dirigenti dell’Ente e di tutto il consiglio, di una spending review che
risparmiando sulle aree e la dirigenza ci ha permesso di investire più
soldi nei servizi di qualità. Lo abbiamo fatto con grande senso di
responsabilità”. Il presidente Bruno aveva iniziato la seduta rinnovando
la solidarietà al sindaco di Isca, Carlo Pantusa, vittima di un vile
atto intimidatorio. Ricordiamo che negli stanziamenti singoli e
complessivi per ogni risorsa, categoria e titolo di entrata, e per ogni
intervento, servizio, funzione e titolo di spesa, il bilancio prevede
una corrispondenza tra totale entrate e totale uscite di 328.561.021,40
euro.
“Abbiamo potuto registrare un’inversione di tendenza: sentiamo la
Provincia molto vicina, spesso è l’unico Ente che ci è vicino – ha detto
il sindaco di Gasperina, Gallelli -. Lo abbiamo visto con l’attenzione
alla viabilità, al dissesto, con l’impegno concreto sul territorio”. Di
rapporto molto vicino con il territorio con i Comuni ha parlato anche il
sindaco di Satriano, Drosi che sollecita ai colleghi “uno sforzo
collettivo per affrontare al meglio l’ultimo scorcio della vita della
Provincia per come la conosciamo”. Cancellare la Provincia lascia
presagire un preoccupante deficit democratico, dice il sindaco di
Conflenti Giovanni Paola che punta l’attenzione proprio sui tanti
amministratori intimiditi chiedendo alla Provincia di entrare nel merito
del sostegno ad una legalità molto precaria. Ricorda che la Provincia è
diventato un ente diverso da quello che conoscevamo, che prima aveva
competenze che oggi non ha, il sindaco di Zagarise Gallello che
riconosce al presidente Bruno la capacità di riconosce le tante
problematiche del territorio e di essersi attivato per risolverle. Dal
sindaco di Montauro, che si è astenuto, il terzo candidato alla guida
della presidenza della Provincia con Bruno e Tommaso Bruno arriva,
invece, un’astensione costruttiva perché si accompagna al suggerimento
di arrivare al più presto alla definizione del regolamento
dell’assemblea dei sindaci per renderla realmente funzionale l’assemblea
dei sindaci, e quindi, con essa di arrivare ad una più frequente
convocazione come prevede lo Statuto. A portare il proprio contributo al
dibattito anche i consiglieri provinciali Marco Polimeni, Marziale
Battaglia, Antonio Montuoro, Davide Zicchinella, Francesco Mauro,
Giovanni Costanzo, Emilio Verrengia, Nicola Ventura e Pino Celi.

IL DIBATTITO CON SINDACI E CONSIGLIERI. I LAVORI DEL CONSIGLIO,
APPROVATI 10 PUNTI ALL’ODG
L’assemblea dei sindaci è stata caratterizzata da un articolato e acceso
dibattito seguito alla relazione del presidente della Provincia Enzo
Bruno, non senza connotazione politica, dovuta in particolar modo alla
decisione dei maggiori Comuni rappresentati – Catanzaro e Lamezia Terme
– di esprimersi in maniera contraria. Confronto animato già alla vigilia
sulla stampa. I tanti sindaci che sono intervenuti per esprimere parere
favorevole al bilancio – nell’ordine Gregorio Gallello (Gasperina),
Michele Drosi (Satriano), Giovanni Paola (Conflenti), Domenico Gallelli
(Zagarise), Francesco Mauro (Sellia Marina), Davide Zicchinella
(Sellia), Giovanni Costanzo (Falerna), Salvatore Torchia (Sersale) –
hanno messo in evidenza che il presidente della Provincia in questo
primo anno di mandato “ha mantenuto una grande capacità d’ascolto
rafforzando il rapporto con il territorio; è stato presente e ha dato
risposte a tutti, senza farsi condizionare, spogliandosi da una visione
ideologica che sarebbe stata improduttiva. E la presenza di tanti
sindaci premia lo sforzo e l’impegno del presidente”. Il presidente del
consiglio comunale di Catanzaro, Ivan Cardamone e il vice sindaco di
Lamezia Terme, Francesco Caglioti, hanno parlato di una “bocciatura
tecnica” di un bilancio che “rappresenta un libro dei sogni”, assumendo
una ferma posizione che secondo molti consiglieri provinciali, come
Marco Polimeni, Nicola Ventura, Marziale Battaglia e Pino Celi, aveva
“piuttosto una chiara estrazione politica, perché non ha tenuto conto
proprio delle spiegazioni tecniche come quelle relative al fatto che
tutte la maggior parte delle opere previste sono finanziate e che le due
città godono di decine di finanziamenti per strade e scuole. E
soprattutto dell’appello alla responsabilità che implica una
collaborazione istituzionale”. Secondo il vice presidente Marziale
Battaglia, “il fatto che esiste un documento di 18 consiglieri comunali
di Catanzaro che smentiscono Cardamone significa che è stato messo in
minoranza. Vorremmo sapere dal sindaco Abramo il presidente ha
rispettato il mandato che gli ha dato delegandolo. Credo che il voto
espresso sia proprio politico”. Alla fine, insomma, viene fuori un
parere negativo che secondo Emilio Verrengia è conferma come la Delrio
sia una legge obrobrio perché il 97% dei sindaci di fatto ha espresso
parere favorevole, è il mandato andare avanti e risolvere insieme le
problematiche”.
Si dice perplesso della posizione del Comune di Catanzaro, il sindaco di
Sellia Marina Mauro. “Non siamo appiattiti sulla posizione di Bruno ma
animati dal senso di responsabilità che caratterizza la fase di
costruzione della nuova rea vasta che va oltre l’asse Catanzaro-Lamezia,
cerchiamo sempre di fare sintesi anche quando non siamo d’accordo segno.
Anche il sindaco di Sellia, Zicchinella, ritiene che l’asse
Catanzaro-Lamezia sia superato. “I Comuni di Catanzaro e Lamezia hanno
perso l’occasione per spiegare quale ruolo vogliono giocare nella nuova
Area Vasta e invece – dice ancora – hanno finito per scaricare le
proprie debolezze sulla Provincia, dove ci sono forze diverse che si
mettono insieme per dare risposte”. Soddisfatto della grande
partecipazione dei sindaci ai quali ha espresso apprezzamento per
l’operato e l’impegno quotidiano, Marco Polimeni che evidenzia come “il
95% dei sindaci è stata dalla nostra parte”. Polimeni definisce la
posizione di Catanzaro e Lamezia “sterile, preventiva e illegittima. Ma
la nostra disponibilità non cambierà mai, noi distinguiamo il momento
politico da quello amministrativo”. Nicola Ventura parla di “parere
premeditato delle due grandi città che pone un problema politico
importantissimo, soprattutto nel Comune di Catanzaro dove 18 consiglieri
hanno sottoscritto una posizione diversa da quella espressa dal
presidente Cardamone. Questa amministrazione provinciale ha bisogno di
sostegno”. Per Pino Celi il voto contrario di Catanzaro e Lamezia è “un
gioco politico, invece nell’assemblea dei sindaci doveva esserci un
momento di responsabilità e di rispetto nei confronti della regione. La
Provincia fa del suo meglio e nel suo piccolo sostiene il mondo del
lavoro”. Antonio Montuoro ha ribadito le perplessità già dichiarate in
sede di prima lettura di bilancio, rinnovando il voto negativo.
Il consiglio provinciale ha, quindi, approvato dieci degli undici punti
all’ordine del giorno all’unanimità dei presenti, oltre allo schema di
bilancio: nove debiti fuori bilancio, e prima la rinnovazione delle
commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali. Il presidente
Bruno ha comunicato che è pronto a dare battaglia alla Regione in
seguito al mancato rispetto degli accordi sulla firma dei protocolli
d’intesa che trasferivano risorse e funzioni per il mantenimento del
personale regionale in Provincia, e quindi ha anticipato che giovedì 8
ottobre alle 10 si terrà in prefettura il tavolo tecnico sulla Sp 25,
dopo la decisione del Cipe di rimodulare i fondi dirottando i dieci
milioni di euro previsti per la realizzazione.